Stangata da 6.000 euro per il vandalo “innamorato” che lo scorso 17 ottobre imbrattò le mura di Porte Des Bombes, storico monumento nazionale di Floriana, alle porte di Valletta, con una dedica d’amore («I love you Dalì») rivolta ad una certa “Dalì”, che pare essere la sua fidanzata, accompagnata da un cuoricino e da delle faccine sorridenti.
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Per rimuovere le scritte e i disegni, realizzati con una bomboletta spray nelle prime ore di quella mattina, c’è voluto il rapido intervento delle squadre di pulizia e dei restauratori del Dipartimento di Restauro e Conservazione, inviati prontamente sul posto dal Ministero per ripristinare l’integrità del monumento risalente al XVII secolo, parte del patrimonio storico e culturale del Paese.
Autore del gesto Ionut Cezar Marin, 42 anni, cittadino rumeno residente a Msida, pizzaiolo di professione, che in tribunale si è dichiarato colpevole dell’accusa di danni volontari a beni culturali.
Oltre ad una sanzione di 6.000 euro, pagabile a rate per tre anni, Marin è stato condannato a due anni di reclusione con pena sospesa per quattro anni. Dovrà inoltre coprire le spese per le opere di pulizia, costate circa 800 euro.
Per il 42enne di Msida poteva andare pure peggio, considerate le multe salate previste per coloro che danneggiano i beni culturali del Paese.
Basti pensare alla “batosta” di 15mila euro inflitta al giovane studente italiano in gita a Gozo lo scorso mese di marzo, reo di aver sfregiato i templi di Ggantija, incidendo due lettere su uno degli ingressi principali del sito archeologico risalente al neolitico e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.