Lo scorso mese il tasso annuo di inflazione misurato dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è stato del 4,9%, in calo, seppur lievissimo, rispetto al 5% registrato ad agosto.
Secondo l’analisi diffusa dall’Ufficio Nazionale di Statistica (NSO), i tassi di inflazione annuali più elevati nel mese di settembre sono stati registrati nel settore del food e delle bevande analcoliche (9,9%) e in quello degli alloggi e dell’edilizia residenziale, con acqua, elettricità, gas e altri combustibili (7,2%).
Al lato opposto, scendono quelli registrati nel comparto delle Comunicazioni (-8,4%) e dei Trasporti (-0,4%).
Nello specifico, NSO sottolinea che il maggiore impatto sul rialzo dell’inflazione annuale è stato registrato nell’indice dei prodotti alimentari e delle bevande analcoliche (+1,68 punti percentuali), in gran parte dovuto all’aumento dei prezzi dei prodotti da forno. A seguire, in quello dei ristoranti e degli alberghi (+1,28 punti percentuali) e nell’indice dell’housing, dell’acqua, dell’elettricità, del gas e di altri combustibili (+0,70 punti percentuali), dovuti principalmente all’incremento dei costi dei servizi di ristorazione e degli affitti, come indicato nel grafico riportato qui di seguito.
Complessivamente, malgrado la leggera flessione al ribasso, nel settembre 2023 il tasso di variazione annuo registrato dall’IPCA maltese pari al 4,9% è risultato comunque più alto di 0,6 punti percentuali rispetto al 4,3% registrato nell’eurozona.
Ed è proprio a fronte di quest’ultimo dato che il Partito Nazionalista, attraverso un comunicato stampa siglato da Albert Buttigieg e Jerome Caruana Cilia, ha invitato il governo di Robert Abela a “tendere la mano” alle numerose famiglie e imprese maltesi e gozitane che soffrono a causa dell’alto costo della vita, compresi gli anziani che fanno fatica ad arrivare a fine mese.
«Malta ha nuovamente un tasso di inflazione più elevato rispetto alla zona euro. Quel che è peggio, è che l’aliquota maggiore riguarda i prodotti più essenziali, come il cibo. Questa è una piaga che schiaccia ogni giorno le famiglie e le imprese maltesi e gozitane» dichiara l’opposizione, suggerendo la creazione di un nuovo modello economico basato su nuovi settori che possano offrire posti di lavoro più remunerativi. A questo si aggiunge la proposta di non tassare l’integrazione economica prevista dal meccanismo di adeguamento del costo della vita (COLA), quella di offrire incentivi fiscali per contrastare l’aumento del costo della vita e quella della creazione di un Fondo nazionale per sostenere l’industria import-export.