È stato inaugurato “Church Trails of Malta”, un progetto che raggruppa geograficamente le chiese situate in 26 cittadine in tutto il Paese che negli ultimi cinque anni sono state oggetto di interventi di conservazione e restauro grazie ai fondi europei, al fine di migliorare l’esperienza dei cittadini e dei turisti che le visitano per scrutare ed apprezzare il patrimonio artistico e culturale locale.
Le chiese – riporta il comunicato del Ministero del Turismo – sono state divise in tre percorsi (Nord, Centro e Sud di Malta) in modo che i turisti possano scegliere quello più idoneo sulla base della zona che desiderano visitare, consultabile attraverso il sito web churchtrailsmalta.com creato appositamente per l’iniziativa, e che racchiude tutti i dettagli sui progetti di restauro effettuati in ogni luogo presente nei diversi itinerari.
A darne l’annuncio nel corso di una conferenza stampa il ministro del Turismo, Clayton Bartolo, affiancato dal segretario parlamentare per i fondi europei, Chris Bonett, e dal vescovo ausiliare, Joseph Galea-Curmi, alla presenza del segretario amministrativo dell’arcidiocesi di Malta, Michael Pace Ross.
«Malta è una meta turistica e, in termini di cultura e religione, ogni villaggio e città di Malta e Gozo ha molto da offrire a coloro che vengono a visitare il Paese. Siamo ottimisti che questa iniziativa darà un forte impulso ai nostri sforzi volti a rafforzare il turismo religioso sull’arcipelago, molto importante per la sostenibilità del comparto turistico nel nostro Paese» ha sottolineato il ministro Bartolo.
Il segretario parlamentare Chris Bonett ha ricordato che, attraverso il fondo europeo per lo sviluppo regionale, Malta sta migliorando lo sviluppo culturale in molte località del Paese, rafforzando non solo la notorietà delle chiese già frequentate, ma introducendo nei vari itinerari turistici altri luoghi di altrettanto interesse.
«Questo investimento di circa 4 milioni di euro aiuterà a sviluppare la crescita di luoghi più contenuti, ma con alle spalle un patrimonio culturale importante, che contribuirà a rafforzare il prodotto turistico maltese rendendolo maggiormente “autentico”», ha concluso Bonett.
Il vescovo ausiliare Galea Curmi ha affermato che, così come il progetto “Church Trails of Malta”, tutti i progetti di restauro portati avanti in questi cinque anni sono «un atto di giustizia verso coloro che ci hanno preceduto e ci hanno lasciato questa preziosa eredità», quindi «dobbiamo quindi fare del nostro meglio per proteggere questo patrimonio affinché sia apprezzato da tutti i maltesi e dai turisti che vengono a trovarci, così come dalle generazioni future che l’avranno in eredità».
Curmi ha poi concluso ringraziando tutti coloro che hanno contribuito all’iniziativa, in particolare alla Fondazione per il patrimonio culturale dell’arcidiocesi di Malta, all’EMCS per i servizi di consulenza, e ai diversi restauratori impegnati nei vari progetti.