Su nomina della Royal Academy for Science International Trust (RASIT), Malta è stata designata come prima capitale mondiale per le donne e le ragazze nella scienza 2023-2024, un’iniziativa patrocinata da RASIT per sostenere i temi dell’equità, della diversità e dell’inclusione in tutti i settori della scienza, ponendo al contempo queste tematiche al centro dell’attenzione globale per un intero anno.
In quanto capitale mondiale, Malta è tenuta a realizzare un programma di eventi scientifici, sociali, culturali ed economici che attireranno il grande pubblico, con l’obiettivo di creare connessioni tra vari settori come quello dell’istruzione, della ricerca scientifica, dell’ambiente, dello sviluppo socioeconomico, cultura e turismo, in modo coerente con le strategie e le priorità del Paese.
A questo proposito, Christopher Cutajar, Segretario Permanente del Ministero degli Affari Esteri, Europei e del Commercio (MFET), Matthew Vella, Segretario Permanente del Ministero dell’Istruzione, dello Sport, della Gioventù, della Ricerca e dell’Innovazione (MEYR), e il Professor Alfred J. Vella, rettore dell’Università di Malta, hanno firmato una dichiarazione di intenti legata alla cooperazione su questioni relative alle donne e alle ragazze nella scienza ed all’organizzazione di una serie di eventi in tal senso. Un memorandum d’intesa è stato inoltre siglato dal ministro degli Esteri Ian Borg a nome del governo maltese con RASIT, durante la settimana in cui si è svolta l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Il primo appuntamento legato a questa iniziativa è stato il campo estivo Girls 4 STEM che si è svolto tra il 28 agosto e il 1 settembre 2023, incentrato sulla promozione della scienza, della tecnologia, dell’ingegneria e della matematica (STEM) tra le studentesse di età compresa tra 11 e 12 anni.
Questo evento, organizzato da MEYR insieme all’Università di Malta, mirava a eliminare la disparità di genere nell’istruzione STEM, in linea con la volontà di garantire un’istruzione di qualità inclusiva ed equa.
La Facoltà di ICT dell’Università di Malta in collaborazione con la Malta Digital Innovation Authority (MDIA) ha organizzato anche un campo estivo sul tema dell’intelligenza artificiale intitolato “Esplorare l’intelligenza: un bootcamp su noi e la tecnologia” rivolto a studenti di età compresa tra gli 11 ed i 13 anni. Circa 60 bambini hanno avuto l’opportunità di approfondire le proprie conoscenze sull’intelligenza artificiale e riflettere più profondamente sulla tecnologia, ricevendo al tempo stesso una formazione per creare complesse app per telefonini.
Tra le altre iniziative già in cantiere, l’Università di Malta insieme al MFET ha lavorato alla produzione di brevi video su come “rompere gli stereotipi di genere” nelle materie STEM, che verranno proiettati durante Science in the City, il festival nazionale di scienza e arte che si è tenuto il 29 e 30 settembre a Valletta.
Come si ricorda nel comunicato del Ministero degli Esteri, Malta ha alle spalle già diverse esperienze volte a promuovere il ruolo delle figure femminili del settore della scienza. Nel 2015, insieme a RASIT, è stata infatti tra i promotori del processo che ha portato alla proclamazione dell’11 febbraio come “Giornata internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza” da parte delle Nazioni Unite. Un’occasione che riconosce il contributo che le ragazze e le donne offrono alla scienza, sottolineando l’importanza dell’uguaglianza di genere. Un impegno che Malta continua a professare portando avanti iniziative in questo ambito.