La caccia illegale continua a mietere vittime a Malta. Un altro falco pescatore è stato infatti ritrovato privo di vita giovedì, dopo essere stato colpito da dei proiettili di piombo che gli hanno raggiunto le zampe, fino a stramazzare al suolo nell’area di Buskett, incapace di reggersi al ramo di una pianta.
A darne notizia è la Ong BirdLife Malta, aggiungendo che gli agenti di polizia dell’Unità di Protezione Ambientale (EPU) hanno raggiunto sul posto il rapace, trasportandolo immediatamente alla clinica veterinaria dove è subito emerso che i pallini di piombo gli avevano frantumato entrambe le gambe lasciandolo senza scampo.
Si tratta di un giovane esemplare nato in Lettonia qualche mese fa, che stava affrontando il suo primo viaggio diretto in Africa per l’inverno, come confermato dall’anello metallico che portava alla zampa dallo scorso luglio.
«Anni fa, il coprifuoco fissato alle 15:00 proteggeva questi uccelli dai bracconieri quando arrivavano a Malta per riposarsi per la notte. Eppure attualmente la maggior parte delle prede catturate negli orari pomeridiani prende di mira solo questi esemplari di specie protetta» ha affermato BirdLife Malta in un comunicato, ricordando che si tratta del secondo falco pescatore caduto vittima dei bracconieri in meno di una settimana, dopo quello recuperato dallo staff della Ong nella Riserva naturale di Ghadira, dopo che l’esemplare era atterrato ferito su uno degli isolotti all’interno della riserva, cedendo alle ferite riportate nella giornata di domenica.
«La maggior parte di questi uccelli proviene dai Paesi baltici e scandinavi dove vengono compiuti intensi sforzi di conservazione per aiutare questa specie a prosperare. Le attuali politiche governative a Malta stanno vanificando gli sforzi europei semplicemente per compiacere la lobby dei cacciatori e spingerla a uccidere il maggior numero di questi esemplari» ha dichiarato BirdLife, condannano l’ennesima uccisione a danno di specie protette.