Quattro delle nove persone arrestate lo scorso martedì 12 agosto durante due distinte operazioni antidroga portate a termine dalle forze dell’ordine, sono comparse in tribunale per rispondere dei diversi capi di accusa a loro carico, dopo che la polizia li ha trovati in possesso di 15 chili di presunta cocaina dal valore di mercato stimato attorno ai 2 milioni di euro.
Mark-Andrew Muscat, 43enne di San Gwann, Gordon Schembri, 37enne di Floriana e i cittadini italiani Alfio Rosario Cosimo Aiello, 31 anni, e Santo Benito Reina, 33 anni, sono stati accusati di traffico di droga, associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina e detenzione aggravata di sostanze stupefacenti.
Per Schembri si aggiungono anche le accuse di guida spericolata del mezzo sul quale stava viaggiando (una motocicletta Honda), di disobbedienza a pubblico ufficiale, di aver commesso i reati mentre si trovava in libertà su cauzione ottenuta da precedenti sentenze, di violazione delle disposizioni sulla condizionale e di recidiva. Tutti e quattro gli imputati si sono dichiarati non colpevoli.
Secondo le ricostruzioni fornite in tribunale dagli ispettori di polizia e riportate dai media locali, emerge che le forze dell’ordine avevano posto sotto osservazione una proprietà privata situata a Bugibba, indicata da una soffiata come luogo dedito allo spaccio di droga.
Nella stessa zona sono stati effettuati i primi arresti, dopo che la polizia è stata testimone del passaggio di un borsone di colore giallo da un’auto, una Fiat con targa italiana, alla moto sulla quale viaggiava Muscat. Nello stesso borsone sono stati rinvenuti cinque blocchi di cocaina del peso totale di cinque chili.
Altra cocaina è stata sequestrata sempre lo scorso martedì, celata all’interno di un garage situato a St. Paul’s Bay a cui era solito accedere Muscat.
Anche Schembri è stato rintracciato per la prima volta a Bugibba ma, alla vista della polizia, è fuggito a bordo della sua motocicletta, individuato e arrestato poco dopo nel corso di un’altra ispezione effettuata dagli agenti in un’abitazione di Gzira, occasione durante la quale sono scattate le manette per altri individui presumibilmente coinvolti nella rete criminale legata al traffico di droga.
Il primo a comparire davanti al giudice è stato Mark-Andrew Muscat, che attraverso il suo legale difensore ha fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione trovando però il respingimento da parte del magistrato data la gravità delle accuse, il fatto che i testimoni civili devono ancora essere chiamati a deporre ed il rischio concreto di manomissione delle prove.
Poi è stato il turno dei catanesi Alfio Rosario Cosimo Aiello e Santo Benito Reina, fornaio di professione il primo e disoccupato il secondo stando a quanto hanno riferito in tribunale, arrestati mentre viaggiavano a bordo della Fiat dalla quale è stato prelevato il borsone contenente la droga consegnata a Muscat.
Per entrambi, in questa fase delle indagini, i rispettivi avvocati non hanno fatto richiesta per ottenere la libertà su cauzione.
L’ultimo a comparire davanti alla corte è stato Gordon Schembri che si è avvalso della facoltà di non rispondere, limitandosi a presentare una dichiarazione di non colpevolezza. Anche per lui il legale difensore non ha fatto richiesta per la libertà su cauzione.
Il tribunale ha emesso un ordine di congelamento dei beni a carico degli imputati. I quattro, che si dichiarano non colpevoli, saranno detenuti in custodia cautelare in attesa del proseguimento delle indagini e delle deposizioni dei testimoni.