Altri 32 immigrati irregolari di diverse nazionalità hanno lasciato Malta con voli di rimpatrio che li hanno spediti verso altri Paesi dell’Unione Europea; una cifra che raggiunge quota 104 dall’inizio di quest’anno, mentre coloro ai quali è stata rifiutata la richiesta di rifugiati sono stati indirizzati verso i Paesi d’origine.
L’ha fatto sapere il Ministero dell’Interno, con un comunicato stampa diffuso nella giornata di oggi nel quale si specifica che l’operazione è stata portata a termine nell’ambito della strategia d’immigrazione applicata del governo maltese incentrata sulla prevenzione, il rimpatrio e la ricollocazione dei clandestini che, nel primo semestre del 2023, ha consentito a Malta di ridurre gli arrivi ed al contempo rispedire all’estero lo stesso numero di immigrati irregolari sbarcati nel Paese da inizio anno.
Il tutto fa fede al meccanismo volontario di solidarietà che, come sottolineato dal ministro dell’Interno Byron Camilleri, risulta essere «lo strumento più efficace attraverso il quale i Paesi europei e l’Unione Europea possono alleggerire il peso dell’immigrazione irregolare dagli Stati di frontiera, soprattutto nel caso di Malta, per le sue dimensioni e posizione geografica».
Camilleri ha inoltre dichiarato che il governo continua inoltre a lavorare sulla prevenzione, anche in cooperazione con la Libia, al fine di ridurre le tragedie in mare e «Tutto ciò si riflette nei dati degli ultimi due anni, dove è aumentato il numero degli immigrati irregolari rimpatriati nel proprio Paese mentre è diminuito sostanzialmente il numero degli arrivi».
Le operazioni di ricollocazione dei clandestini, dichiara il Ministero, hanno richiesto l’assistenza di numerosi enti nel campo della sicurezza, nonché dell’Organizzazione internazionale per l’immigrazione (OIM) e dell’Agenzia dell’Unione europea per l’asilo (EUAA). Il trasferimento è stato cofinanziato dall’Unione Europea, nell’ambito del Fondo per l’Asilo, la Migrazione e l’Integrazione (AMIF).