Un ex allenatore di 72 anni, il cui nome è stato oscurato per ordine del tribunale a causa dei suoi legami con la presunta vittima, è finito in custodia cautelare con l’accusa di abusi sessuali e corruzione di minore, atti sessuali non consensuali e molestie a danno di sua nipote, che al tempo dei fatti risalenti a cinque anni fa avrebbe avuto 15 anni.
La polizia ha iniziato a indagare sul caso quando la giovane ha deciso di raccontare tutto ad un consulente scolastico, dopo che avrebbe mostrato tendenze suicide.
Malgrado i tentativi degli avvocati della difesa nel tentare di ottenere la libertà su cauzione per il loro assistito, il magistrato ha negato la richiesta alla luce della gravità delle accuse, del fatto che la presunta vittima – che deve ancora deporre – era minorenne all’epoca dei presunti abusi, ed è una parente stretta dell’imputato.
Il tribunale ha inoltre emesso un ordine di protezione a favore della presunta vittima, e all’accusato è stato ordinato di non tentare di comunicare in alcun modo con la nipote e i suoi genitori, oltre che con altri membri della famiglia in merito al caso.