Sono stati in tutto 231 i migranti che hanno raggiunto Malta via mare dall’inizio di gennaio al 13 agosto di quest’anno, secondo quanto rivelato dall’UNHCR, ovvero l’Agenzia ONU per i Rifugiati. Il dato è comprensivo anche di due evacuazioni mediche.
Dalle statistiche è emerso che la maggior parte di loro (65%) era di origine bengalese (149), il 9% siriana (21), l’8% guineana (19), il 7% camerunese (17), il 6% egiziana (13), il 2% sudanese (5) e l’1% palestinese e sud-sudanese (3). All’appello manca il riconoscimento della nazionalità di una persona in quanto non è stato possibile registrarla a causa delle sue condizioni di salute.
L’84% degli sbarchi proveniva dalla Libia, mentre il restante 16% dalla Tunisia.
La maggior parte dei migranti giunti a Malta da inizio anno (84%) erano adulti di sesso maschile (195), un dato in rialzo rispetto al 65% registrato nel 2021 e all’80% del 2022. La restante fetta era composta dal 7% di donne adulte (16) e dal 9% di bambini (20), due dei quali accompagnati e 18 dei quali presunti minori non accompagnati al momento dello sbarco.
Al 3 luglio 2023, 227 persone risiedevano nei centri di accoglienza (per lo più somali, sudanese e siriani) e altre 210 nella comunità, beneficiando dei regimi di assistenza sociale (gran parte provenienti da Siria, Libia, Ucraina e Somalia).
Nella prima metà di quest’anno sono state presentate complessivamente 282 domande di richiesta di asilo, 225 delle quali venivano sottoposte per la prima volta, 54 già con precedenti e tre riaperte e/o riesaminate. A farne maggior richiesta figuravano cittadini provenienti da Bangladesh, Sudan e Siria.
Al 30 giugno l’Agenzia per la Protezione Internazionale aveva emesso 1.160 decisioni di primo grado. Il tasso di riconoscimento (concessione dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria) è stato del 16% (178), mentre quello di rifiuto è stato del 36% (421).
La protezione umanitaria temporanea (THP) è stata concessa a sei persone.
Da un’analisi è emerso che il tempo medio di attesa per una decisione di primo grado (di merito, di concessione o di rigetto) emessa nel 2023 è stato di 2,3 anni.
La protezione internazionale è stata concessa in media dopo 2,6 anni per i siriani, 2,4 anni per gli eritrei e 2,7 anni per i somali.
Il tempo medio per i casi respinti è stato di 2,9 anni per i sudanesi, 3,3 anni per i siriani, 2,5 anni per i somali e quasi 54 giorni per i bengalesi.
Fino al 13 agosto 2023, Malta ha emesso in tutto 420 certificati di protezione temporanea a persone in fuga dalla guerra in Ucraina, che hanno raggiunto complessivamente la cifra di 2.055 se calcolati a partire dal febbraio del 2022.
La maggior parte dei richiedenti nel 2023 sono cittadini ucraini, eccezion fatta per una donna ed un uomo provenienti dalla Russia ed un altro uomo della Georgia.