Tre grandi vulcani sottomarini e un relitto di una nave lungo di 100 metri sono le nuove straordinarie scoperte fatte al largo della costa sud-occidentale della Sicilia nel corso di una spedizione congiunta coordinata dall’Università di Malta e dall’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS) di Trieste.
Come riporta La Gazzetta del Sud, le misure dei vulcani sono impressionanti: almeno 6 chilometri di larghezza per un’estensione fino a 150 metri sopra il fondale marino, rinvenuti nell’area tra Mazara del Vallo e Sciacca, in cui sono presenti altri vulcani più piccoli, che hanno eruttato l’ultima volta nel 1831.
La mappatura ad alta risoluzione realizzata durante le ricerche ha inoltre rilevato un relitto di 100 metri di lunghezza per 17 di larghezza, situato a 110 metri sul Banco Senza Nome, a metà strada tra Linosa e la Sicilia.
Le scoperte sono state fatte nel corso di una spedizione di tre settimane che si è svolta tra il 16 luglio e il 5 agosto a bordo della “Meteor”, nave da ricerca tedesca.
Secondo Aaron Micallef, co-responsabile scientifico della spedizione nonchè professore dell’Università di Malta e scienziato del Monterey Bay Aquarium Research Institute, i risultati ottenuti hanno migliorato la comprensione dei rischi naturali nel Mediterraneo centrale.
After a 3 week expedition in the Sicilian Channel on board the wonderful R/V Meteor, we are back on dry land. Here is one of a number of submarine volcanoes we discovered along the way.@MBARI_News pic.twitter.com/2WkKqypkdR
— Aaron Micallef (@MicallefAaron) August 7, 2023
La mappatura dei fondali ha riguardato anche le bocche idrotermali, per le quali sono state utilizzate apparecchiature di misurazione sonar e magnetiche. Gli scienziati hanno inoltre raccolto campioni di lava da analizzare per determinare l’età dei vulcani, oltre a comprenderne meglio la struttura e la storia di quell’area del Mediterraneo.
Excitement on #M191 flared at the end of week 1 when we intersected a #hydrothermal #vent field 1st noted by Coltelli et al. @INGVvulcani. Our #MBES water column data captured #gas escape from an active chimney in real-time. Some chimneys were then sampled, sketched & described. pic.twitter.com/HJXkhFmbi4
— Jacqueline Grech Licari (@GrechLicari) July 24, 2023
Infine, tra i materiali raccolti figurano anche campioni di rocce idrotermali, piroclastici e carbonati, raffigurati nelle numerose foto twittate da Jacqueline Grech Licari, membro del team di esperti che ha guidato la spedizione.
The last few days kept us busy with dredge operations. We’ve collected a diverse range of samples from #hydrothermal #rocks to #pyroclastics, #lavas, #volcaniclastics and #carbonates. Processing is around the clock. Looking forward to picking apart their stories.#M191 #SUAVE pic.twitter.com/clOKR2Re5e
— Jacqueline Grech Licari (@GrechLicari) July 23, 2023
Al progetto hanno preso parte anche ricercatori del Geomar Helmholtz Centre for Ocean Research e dall’Università di Kiel (Germania), del Monterey Bay Aquarium Research Institute (MBARI) della California, dalla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda) e dalle Università di Birmingham, Oxford ed Edimburgo (Gran Bretagna).
Kalws hrthame in Greece ! Our 2.5 day transit was spent dismantling equipment, presenting preliminary results on #SUAVE to different groups onboard and working on leaving our mark in the #RVMeteor guestbook. Science team has only a few hours left together now! #M191 out! pic.twitter.com/YqBKhpuBN7
— Jacqueline Grech Licari (@GrechLicari) August 5, 2023