L’ospedale Mater Dei non è solo al collasso, ma nel caos più totale. Nella sola giornata di martedì gli accessi al pronto soccorso sono stati addirittura 500. Numeri ben al di sopra della media di 360, e da correlare ormai senza ombra di dubbio alla straordinaria ondata di calore che ha stremato il Paese fino a martedì. A tutto ciò si aggiunge l’ormai tristemente nota piaga dei blackout che continuano a lasciare case, negozi, uffici e per 50 minuti persino l’ospedale senza energia elettrica, quindi privi di aria condizionata.
La situazione è talmente drammatica che la direzione del Mater Dei avrebbe chiesto una mano in pronto soccorso non solo agli infermieri degli altri reparti, ma anche al personale del St. Luke Hospital. Secondo quanto riportato da Times of Malta, i morti direttamente collegati al caldo tra sabato e martedì sarebbero 11, con i numeri destinati ad aumentare con i prossimi bollettini. Con altri due morti per le temperature registrati il 24 e 25 luglio, il totale al momento ammonta a 13 vittime dall’inizio dell’emergenza. Di questi decessi, sette hanno riguardato persone di età compresa tra i 52 e i 97 anni, con gli altri sei verosimilmente più giovani.
L’arrivo di personale aggiuntivo purtroppo non serve a molto: secondo alcune testimonianze, all’interno del pronto soccorso non ci sarebbe più posto neanche per una barella. Sempre Times of Malta ha infatti riportato la testimonianza di un operatore del Mater Dei che ha riferito di infinite attese: «Ci sono stati pazienti arrivati alle nove del mattino, che sono stati curati all’una del mattino successivo. Qui c’è il caos totale – ha proseguito – non riusciamo a far fronte alla situazione, anche con l’arrivo di altro personale».
Sempre secondo le testimonianze, la maggior parte dei pazienti sarebbe composta da persone anziane (molte delle quali provenienti dalle case di riposo) o categorie fragili che accusano sintomi da colpi di calore, disidratazione, ipertermia e problemi respiratori. I casi più gravi accuserebbero anche setticemia, in questo contesto causata dallo shock subito dal corpo a causa del caldo torrido. Il personale sanitario sta tentando di curare tutti, dai casi di pericolo di vita ai pazienti meno critici, ma i tempi di attesa si stanno dilatando sensibilmente, rispetto alla media del Mater Dei, che secondo il Ministero della Salute nel febbraio appena passato è stata stimata in circa 3 ore.
In questo scenario apocalittico, anche le ambulanze arrivano in ritardo sui luoghi in cui viene richiesto un intervento d’emergenza. Alcune fonti avrebbero infatti riportato tempi di attesa per l’arrivo dei mezzi di primo soccorso fino a 45 minuti. Un’eternità, quando in gioco c’è la vita di un essere umano.