Le frequenti interruzioni alla fornitura di energia elettrica che hanno colpito Malta negli ultimi dieci giorni avrebbero causato danni all’economia del Paese per 200 milioni di euro.
A sostenerlo è il Partito Nazionalista, nel corso di una conferenza stampa indetta nel pomeriggio di giovedì alla quale hanno partecipato il portavoce per l’Energia Mark Anthony Sammut, il portavoce per il Turismo Mario De Marco ed il portavoce per le Finanze Jerome Caruana Cilia, presentando una chiara denuncia sull’impatto che il blackout sta avendo sui lavoratori e sulle famiglie, oltre a quello sull’economia del Paese, in particolare per il settore turistico. La cifra è stata calcolata sulla base del meccanismo messo in atto nel 2009 dall’ex ministro delle Finanze Edward Scicluna.
Sammut ha sottolineato che una situazione di tale portata non si era mai verificata sull’arcipelago, sottolineando che anche altri Paesi hanno fronteggiato temperature elevate, ma senza subire gli enormi disagi sperimentati a Malta.
L’intervento si è poi concluso con una critica mossa al Primo Ministro, Robert Abela, reo di ignorare la gravità della crisi.
Da parte sua De Marco ha posto l’accento sui danni generati al comparto turistico locale nel pieno dell’alta stagione, menzionando, in particolare, tutti quegli hotel che non dispongono di generatori, ma anche le strutture di alloggio private che hanno serie difficoltà quando viene a mancare la fornitura di energia elettrica, impossibilitate nel fronteggiare il problema.
Durante la conferenza, Caruana Cilia ha sottolineato gli effetti devastanti dei blackout sulle piccole medie imprese, molte delle quali, nonostante i vari tentativi di mitigare la situazione, hanno dovuto chiudere le serrande a causa della crisi energetica.
Per i portavoce del PN risulta fondamentale affrontare questa problematica, generata anche dall’esponenziale aumento della popolazione, con risorse e investimenti adeguati; pertanto, hanno suggerito al Governo di prendere provvedimenti in questo senso, al fine di evitare che si ripetano in futuro.
Il Partito Nazionalista ha inoltre continuato a chiedere al ministro dell’Energia Miriam Dalli di assumersi la responsabilità politica di questa crisi e dimettersi.