I costanti blackout che hanno messo in ginocchio il Paese nell’ultima settimana mettendo a dura prova cittadini, aziende, ristoranti ed hotel hanno colpito anche l’ospedale Mater Dei, che nella notte tra lunedì e martedì ha subito un guasto ai generatori di emergenza che ha lasciato parti della struttura prive di energia per 52 minuti, con i pazienti che si sono trovati a fare i conti con il “caldo soffocante” che si avvertiva nei vari reparti.
Data l’ora in cui è avvenuta l’interruzione di corrente, Times of Malta dichiara che non sono stati segnalati impatti significativi sui servizi essenziali offerti dall’ospedale, con le apparecchiature salvavita che per fortuna non sono mai state in significante pericolo, grazie alle batterie integrate che ne consentono il funzionamento anche in assenza di elettricità. Il caso è ora oggetto di indagine per capire le cause che hanno generato il disservizio.
Un episodio simile era già stato registrato giovedì scorso presso l’ospedale psichiatrico Mount Carmel, rimasto al buio e al caldo per più di quattro ore durante la notte sempre a causa della mancata attivazione dei generatori durante un blackout.
I disagi non terminano però con l’episodio del Mater Dei e aprono ulteriori ragionamenti riguardo la resilienza delle infrastrutture maltesi che, sempre a causa delle interruzioni di energia elettrica registrati negli ultimi giorni, hanno manifestato gravi problematiche sulla fornitura di acqua presso alcune aree del Paese.
Infatti, a causa di un malfunzionamento delle pompe di distribuzione della stazione di potenziamento di Naxxar, in queste ore migliaia di residenti denunciano l’assenza della fornitura d’acqua nelle proprie case che, come fa sapere sui propri profili social la Water Services Corporation (WSC), potrebbe continuare fino alle 17:00 di oggi.
A scatenare il tutto sarebbe stato un guasto riconducibile proprio a un blackout avvenuto nella località intorno alle 20:00 di lunedì sera che, a causa del mancato apporto di una fornitura costante di elettricità, non ha consentito il regolare funzionamento della stazione, lasciando così “all’asciutto” la popolazione nelle aree limitrofe di Gharghur, San Gwann, Iklin, Madliena, Swieqi e Mosta. Mentre nelle ultime ore la compagnia segnala interruzioni di fornitura dell’acqua in alcune strade di Swieqi e Marsascala.
Mentre ormai salgono a otto il numero delle notti consecutive in cui Malta e Gozo hanno dovuto fare i conti con blackout durati anche fino a 36 ore, e mentre numerose imprese si trovano a fare la conta dei danni dovuti dall’assenza di elettricità, i cittadini che hanno parlato con il Times of Malta hanno mostrano una crescente frustrazione per questa situazione definita come “un inferno senza fine” che sta scombussolando la qualità di vita e la quotidianità dei residenti.