Sono stati ben 42 i guasti “senza precedenti” subiti negli ultimi quattro giorni dalla rete di distribuzione che stanno costringendo i tecnici di Enemalta a lavorare senza sosta, per far fronte ad una situazione che ha messo in ginocchio i cittadini di mezzo arcipelago. Ad affermarlo è l’amministratore delegato dell’azienda, Jonathan Cardona, durante un incontro con i media venerdì pomeriggio sulla difficile situazione che, tuttavia, sempre secondo Cardona, sarebbe “in miglioramento”.
Le cronache parlano di condizioni al limite della sopportazione: cittadini e negozi costretti a buttare grandi quantità di cibo conservato nei frigoriferi e nei congelatori spenti da giorni, persone costrette a dormire all’aperto a causa del caldo insopportabile senza condizionatori, e molte attività commerciali chiuse. Anche l’ospedale psichiatrico Mount Carmel avrebbe avuto seri problemi, rimanendo al buio per diverse ore, con i relativi disagi agli ospiti già emotivamente fragili.
Sempre stando alla posizione di Enemalta, l’emergenza sembra stia rientrando gradualmente, anche se nuovi guasti sono ancora possibili. Anche il carico massimo della richiesta di energia sembra in fase calante, paragonato al picco della giornata di giovedì di 624 megawatt, e comunque sempre al di sotto degli 830 sostenibili dalla rete energetica dichiarati dal gestore del servizio.
Cardona ha inoltre affermato che sono circa 80 i lavoratori che si stanno alternando sui turni per garantire il completo ripristino della rete di distribuzione, dato che ci vogliono circa 24 ore per riparare ogni guasto.
Contestualmente, il ministro dell’Energia Miriam Dalli, anche lei presente all’incontro con i media, ha dichiarato che sono in corso valutazioni su forme di risarcimento che vadano oltre alle somme già offerte da Enemalta alle attività commerciali, estendendo le indennità anche ai cittadini rimasti senza energia elettrica per ore. La stessa Dalli ha inoltre definito la situazione “impegnativa”, anche lei non escludendo la possibilità di altri guasti ai cavi interrati, causati dal caldo torrido.
Il ministro ha inoltre sottolineato che l’investimento per migliorare le infrastrutture relative all’energia elettrica ammonta a circa 90 milioni di euro, e prevede lavori nelle aree più a rischio guasti, compreso l’installazione di un centro di distribuzione a Naxxar, dove sarebbe già stata presentata domanda all’Autorità di pianificazione. Sono inoltre previsti lavori di potenziamento nelle aree di Zurrieq, Mosta, Siggiewi e Qrendi, oltre alla predisposizione di un centro di distribuzione presso l’ospedale Mater Dei, che rafforzerà l’area circostante.
Nel frattempo, in risposta alla rabbia diffusasi tra la gente, il capogruppo del Partito Nazionalista ha scritto al Governo e al presidente della Camera affinchè sabato in Parlamento si indica una riunione urgente per discutere della crisi energetica che sta attraversando il Paese.