Nel bel mezzo dell’arrivo di “Cerberus”, l’ondata di caldo estremo che ha spinto la colonnina di mercurio a toccare i 40 gradi, la richiesta di fornitura di energia elettrica è schizzata alle stelle stabilendo il nuovo record di 604 megawatt ed innescando una serie di black out diffusi in tutto il Paese, che si sono intensificati con il passare delle ore.
Le cause che hanno dato origine ai disagi non sono però legate al sovraccarico del sistema, che seppur alto è rimasto comunque al di sotto della soglia massima di 830 megawatt, bensì ai guasti subiti dalla rete, come spiegato ai media locali dal Ceo di Enemalta, Jonathan Cardona, nel corso di una conferenza stampa organizzata dopo l’ondata di lamentele dei clienti dell’unico fornitore di energia elettrica del Paese.
La serie di interruzioni di elettricità è stata quindi causata dai danni alle attrezzature di distribuzione, in particolare ai cavi sotterranei, compromessi dalle elevate temperature. In alcune zone, dei guasti multipli hanno richiesto interventi che sono durati diverse ore proprio perché sono stati eseguiti anche lavori di scavo, ma nella maggior parte dei casi – ha affermato l’azienda – l’elettricità è stata ripristinata in circa un’ora.
La zona più colpita è stata quella di Mosta-Naxxar e località limitrofe, dove alcuni residenti hanno “patito” black out durati fino a 24 ore a causa del danneggiamento di una sottostazione e dove altri interventi sono ancora in corso.
Anche Zurrieq è stata gravemente colpita dai tagli all’elettricità, ed a Zebbug i disagi sono stati generati da un guasto al trasformatore.
Riguardo alle compensazioni, il presidente di Enemalta, Ryan Fava, ha affermato che l’azienda prevede una procedura di risarcimento, ma che essa è normalmente applicata alle apparecchiature fisse. Ciò significa che i consumatori che hanno dovuto svuotare frigo e freezer dal cibo andato a male a causa delle interruzioni di energia elettrica non saranno risarciti.
Gli utenti possono sottoporre la richiesta di rimborso online, oppure contattando il centro assistenza clienti per ricevere indicazioni su come procedere. Le domande saranno oggetto di indagini approfondite al fine di stabilire le effettive cause del danneggiamento.
Dato il crescente malcontento dei consumatori riguardo alla difficoltà di mettersi in contatto con Enemalta durante i black out (come si evince anche dalle centinaia di commenti che popolano la pagina Facebook dell’azienda) Fava ha fatto sapere che il personale del call center verrà incrementato così da fornire aggiornamenti tempestivi sullo stato dei guasti e sui tempi di ripristino della fornitura.
Sui disagi si è espressa anche il ministro dell’Energia Miriam Dalli che si è detta dispiaciuta dei disagi affrontati dai cittadini in queste ore, assicurando che Enemalta sta portando avanti numerosi lavori di aggiornamento ed implementazione della rete che comprendono anche la predisposizione di nuovi centri di distribuzione in diverse località.
Nonostante ciò, non si escludono ulteriori difficoltà nei prossimi giorni a causa delle elevate temperature che continueranno a stringere l’arcipelago nella morsa del gran caldo.
Al momento della stesura di questo articolo, i tecnici di Enemalta sono al lavoro per effettuare altre riparazioni alla rete distribuzione, mentre i guasti continuano a mettere in ginocchio diverse località dell’isola, con parti di Mdina, Zebbug, Siggiewi, Attard, Birkirkara, Birzebbugia, Dingli, Kirkop, Mosta, Mqabba, Msida, Qrendi , Rabat, Safi, Santa Venera, Zurrieq e Mtarfa rimaste senza elettricità.
Le informazioni sono in continuo aggiornamento, pertanto si consiglia di consultare il sito web dell’azienda per rimanere aggiornati sulle interruzioni in tempo reale o per gli interventi programmati.