Rischia di essere ricordata come una delle tragedie più devastanti del Mediterraneo il naufragio di un peschereccio che si è registrato a 47 miglia nautiche da Pylos, Grecia, e che secondo alcuni sopravvissuti si sarebbe capovolto con a bordo fino a 750 migranti, di cui più di 100 bambini che stavano dormendo in stiva durante l’inabissamento dell’imbarcazione.
Al momento, al netto di 104 persone tratte in salvo e dei 79 cadaveri recuperati dalle autorità costiere, col passare delle ore continuano a precipitare le speranze di recuperare nuovi dispersi a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
Il medico che è intervenuto sul posto, Manolis Makaris, ha delineato le dimensioni della tragedia confermando le prime discrezioni:
«È possibile ci siano fino a 600 morti. I superstiti ci hanno riferito che sulla barca c’erano 750 persone, tutti mi hanno parlato di questo numero»
Mentre ad Atene stanno prendendo parte le proteste dei cittadini e con la Grecia intera che ha indetto tre giorni di lutto nazionale, secondo i media ellenici le vittime del naufragio sarebbero migranti di età compresa tra i 16 e i 40 anni, per di più provenienti da Egitto, Pakistan e Libia, e diretti verso l’Italia. La somma pagata dai malcapitati si aggirerebbe tra i 4mila ed i 6mila dollari ciascuno per il viaggio che non avrebbe mai raggiunto la destinazione sognata.
The fact that the people of Greece took to the streets in Athens, Thessaloniki and many other cities today to demand accountability for the murderers of refugees should be an example for all peoples. As a refugee journalist living in Greece, I am grateful!!! #Greece #Πυλος… pic.twitter.com/Im7rdS6sue
— Vedat Yeler (@vedatyeler_) June 15, 2023
Le ricostruzioni dell’agenzia di frontiera dell’Ue Frontex affermano che avrebbero avvistato la barca nel primo pomeriggio di martedì e si sarebbe precipitata ad informare le autorità greche ed italiane, mentre continua il dibattito sulle responsabilità con versioni fortemente discordanti.
Secondo le autorità costiere greche, intervenute con una corda per agganciare il peschereccio e controllare le condizioni al suo interno, avrebbero incontrato la resistenza di alcuni naufraghi che, nonostante l’imbarcazione fosse ormai capovolta, avrebbero voluto continuare la loro traversata in direzione delle coste italiane decidendo di slegare la fune.
Tale versione è stata però smentita dai sopravvissuti, oggi in viaggio verso Atene dove potranno richiedere asilo, che avrebbero posto sotto accusa le reali intenzioni della guardia costiera ellenica, a cui si è unito anche Alarm Phone contrastando di fatto la ricostruzione delle autorità:
«Erano ben consapevoli di questa imbarcazione sovraffollata e inadeguata ma non è stata avviata un’operazione di salvataggio»
Nel frattempo sono stati posti in stato d’arresto nove individui, tutti di origine egiziana e di età compresa tra i 20 e i 40 anni, con l’accusa di omicidio colposo, traffico di esseri umani e affiliazione ad organizzazione criminale, anche se non è da escludere che il numero dei fermi possa aumentare nelle prossime ore.
Secondo Frontex la rotta del Mediterraneo centrale sarebbe la tratta più percorsa dai migranti arrivati in Europa nei primi cinque mesi del 2023, precisando inoltre come tra gennaio e maggio gli arrivi avrebbero superato le 50.300 persone, il 158% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, accodandosi al dato che conferma come sia complessivamente aumentato il numero di migranti tra le varie rotte clandestine del 12%.
Anche la commissarie Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson, ha commentato la portata di questa tragedia definita “la più grande del Mediterraneo”:
«Non abbiamo ancora tutte le informazioni di quello che è successo, i trafficanti che mettono queste persone su queste barche non le stanno mandando verso l’Europa, le stanno mandando verso la morte. E’ assolutamente necessario impedirlo»
Mentre si attende con trepidante attesa l’esito delle operazioni di salvataggio, rimane ancora da definire se le autorità greche, italiane e maltesi, comprese quelle internazionali, avrebbero potuto fare di più per ridurre le dimensioni di questa ennesima strage in mare.