Diverse cittadine tra Malta e Gozo potranno presto beneficiare di nuovi spazi aperti verdi grazie a sedici progetti in grado di regalare aree dedicate al tempo libero ed al relax di oltre 110.000 residenti.
La notizia è stata annunciata dal primo ministro Robert Abela durante una conferenza stampa a Mosta. Durante l’evento sono stati presentati alcuni progetti, proposti dalle amministrazioni comunali e da enti non governativi, che saranno realizzati e completati entro il 2025 grazie ad un investimento da 10 milioni di euro coordinato da Project Green.
Il Premier ha spiegato che gli ottantamila metri quadrati di superfici che si trasformeranno in luoghi dove i bambini potranno giocare e correre, i lavoratori riposare nel fine settimana e le famiglie incontrarsi nel tempo libero includono terreni che avrebbero potuto essere destinati alla costruzione edilizia, giardini abbandonati, spazi tra edifici residenziali e terreni fuori dalle aree urbane.
La scelta dei progetti su cui il governo ha deciso di investire tramite il Community Greening Grant è stata fatta direttamente dalla comunità stessa. Infatti, tutte queste proposte, che si estendono dal sud di Malta fino a Gozo, sono state presentate dai Consigli locali e dalle organizzazioni non governative molto attente alle necessità delle comunità. Per questa ragione Abela ha sottolineato che si tratta di «progetti del popolo e per il popolo».
Il ministro dell’Energia Miriam Dalli ha spiegato che il sostegno finanziario offerto dal governo per la creazione di questi sedici spazi verdi rappresenta il «più grande programma mai realizzato fino ad oggi nel nostro Paese per progetti ambientali».
Sempre Dalli ha inoltre dichiarato che questo investimento si inserisce in un contesto di lavori già in corso su progetti di ampie dimensioni, che hanno già portato all’apertura di nuovi spazi all’aperto.
La “urbanistica dei giardinetti” è ben nota anche in Italia. Viene usata dagli speculatori edilizi per cercare di tacitare le proteste della cittadinanza. A Malta non c’è bisogno di “contentini” ma di una profonda e reale riforma delle leggi che regolano lo sviluppo urbanistico e l’edilizia. La devastazione che l’isola ha subito negli ultimi trent’anni è impressionante: è veramente diventata uno dei posti più brutti ed invivibili del mediterraneo… Malta è peggio della Palermo di Ciancimmino…