Malta ha aderito alla procura dell’UE sulla frode finanziaria transfrontaliera.
L‘isola si era inizialmente tirata indietro dall’iniziativa di 20 Stati membri, tra cui i colossi Germania e Francia, per l’istituzione di un ufficio di indagine indipendente dell’UE con l’obiettivo di combattere l’evasione e la frode fiscale.
Bruxelles per anni non è riuscita a ottenere il sostegno unanime sul progetto da parte dei 28 stati membri, a causa di preoccupazioni su possibili violazioni della sovranità nazionale. Ma le procedure sono proseguite con chi ha dato il proprio consenso, e nel mese di giugno 2017, 20 Stati membri hanno raggiunto un accordo politico sulla creazione della nuova Procura europea con un meccanismo di cooperazione rafforzata, che consente a un minimo di nove Stati di avanzare una proposta senza la necessaria approvazione di tutti gli altri.
Il nuovo organo europeo avrà i poteri per indagare e perseguire gli illeciti che gravano sul bilancio dell’UE, come la corruzione o la frode con i fondi comunitari, o le frodi dell’IVA transfrontaliere, che secondo le stime fanno perdere almeno 50 miliardi di euro all’anno ai bilanci nazionali degli Stati Ue.