Nella mattinata di oggi la terra è tornata a tremare. Alle 8:06 di oggi, infatti, il gruppo di monitoraggio e ricerca sismica dell’Università di Malta ha segnalato una scossa di magnitudo 4.5 ad una profondità di 16 km che si sarebbe originata proprio a 100 chilometri a sud dell’arcipelago e che, proprio secondo il gruppo di ricerca, potrebbe essere accompagnata da altri fenomeni sismici nel giro delle prossime settimane e mesi:
«Questo sisma fa parte della serie di terremoti che abbiamo già rilevato all’inizio di quest’anno. L’attività sismica è in corso e può durare diverse settimane o mesi»
Come riportato proprio dal Centro di monitoraggio, infatti, la scossa avvertita stamane risulterebbe essere un naturale proseguimento dello sciame sismico costituito da 23 scosse che lo scorso 31 gennaio era stato avvertito nell’arcipelago e che, al tempo, era arrivato a toccare un magnitudo pari a 5.6 della scala Richter.
Invece, secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’entità del terremoto sarebbe più lieve, toccando “solamente” i ML 3.8 di magnitudo, confermando poi come gli effetti del sisma non dovrebbero essere stati avvertiti dagli abitanti di Valletta e dintorni.
Al di là della reale forza del terremoto di stamattina, a sembrare ormai certo è l’incremento di attività sismica della zona mediterranea, tanto che, tra settembre e novembre 2020 sono stati registrati oltre 100 terremoti di simile “intensità” a soli 23 km a sud di Malta, la maggior parte dei quali non sarebbero stati avvertiti dai maltesi.