L’area denominata “Chalet” di Sliema e due siti costieri a Qawra sono stati “declassificati” e non rientrano più nei territori del demanio pubblico. Secondo quanto deciso mercoledì scorso in parlamento, le zone saranno ora affittate a società private che ne gestiranno lo sviluppo commerciale, a patto che ai cittadini sia concesso l’accesso al litorale.
La scelta è stata presa nel corso di una seduta della commissione permanente del parlamento per l’ambiente e lo sviluppo, avvenuta dopo mesi di tira e molla tra funzionari pubblici, autorità per la pianificazione ed Ong ambientaliste preoccupate per le sorti dei sempre meno terreni a disposizione della gente.
Alla base della decisione, ci sarebbe infatti il timore che lo sviluppo dei siti in questione potrebbe non rispecchiare il volere ed i diritti dei residenti, dei bagnanti e dei cittadini.
Ad essere favorevoli alla declassificazione dei siti, i parlamentari laburisti Deo Debattista, Omar Farrugia e Romilda Zarb, mentre i nazionalisti Janice Chetcuti e Stanley Zammit hanno votato contro.
In realtà per quest’ultimi non sarebbe un netto “no”, ma solo una volontà di visionare con anticipo i progetti in ballo per Chalet, accompagnati da garanzie chiare in merito all’approccio che adotteranno i futuri costruttori e dando il via a consultazioni pubbliche.
Nel caso dei due siti di Qawra, queste incertezze non sussisterebbero, in quanto il Comitato sembra essere stato rassicurato dalla Planning Authority che l’accessibilità alla costa rimarrà quella attuale e, dove possibile, verrà pure migliorata.
In realtà, quest’ultimi sono già paradossalmente occupati da tempo dalle attività ricettive di proprietà di Anglu Xuereb (AX Group), soggette ad un contenzioso che va avanti oramai dal 1991.
Times of Malta riferisce che nel corso di una precedente seduta, il CEO della Lands Authority, Robert Vella, ha ricordato che Xuereb occupa illegalmente i terreni di Qawra da oltre trent’anni e, malgrado abbia ricevuto tutti i permessi per costruire e gestire le attività commerciali, non ha comunque alcun titolo legale sulle aree.
In attesa che la diatriba giunga ad una fine, ora che i terreni di Qawra non sono più di demanio pubblico, sempre Vella ha fatto sapere che la Lands Authority raggiungerà un accordo extragiudiziale per ottenere un risarcimento economico da Xuereb sull’occupazione illegale dei siti.