Ha deciso di rivolgersi ai social un cittadino di Msida, per raccontare l’assurda situazione che starebbero sperimentando i residenti di Triq San Alwigi, costretti a destreggiarsi in manovre “acrobatiche” pur di percorrere la carreggiata a doppio senso di marcia, ma a quanto pare non abbastanza ampia da ospitare due corsie, oltre alle file di parcheggi. La situazione starebbe innescando frequenti alterchi tra gli automobilisti e persino diversi incidenti.
«Ecco la mediocrità a cui siamo sottoposti noi residenti ed i nostri figli» scrive Catalin Azzopardi commentando i due video che ritraggono la situazione della strada in due diversi momenti della giornata, «Un problema che è peggiorato nel tempo diventando insopportabile, tanto che è un miracolo svegliarsi al mattino e non trovare una nuova ammaccatura o un graffio sul proprio veicolo».
Ai disagi già elencati se ne aggiungerebbe anche un altro, non meno trascurabile, legato all’assenza di marciapiedi, che esporrebbe i pedoni (adulti e bambini) a notevoli rischi per la loro sicurezza.
L’autore del post continua poi spiegando che il Consiglio Locale della cittadina avrebbe già tenuto una riunione per cercare di trovare soluzioni ai problemi segnalati dai residenti della via, valutando la possibilità di convertirla in strada a senso unico di marcia. Un “sogno” durato però ben poco, a quanto pare solo 24 ore. Parrebbe infatti che la strada sia stata considerata “a senso unico” solo per un giorno.
«Non voglio nemmeno immaginare quando prenderà il via il progetto del cavalcavia. Non potremo nemmeno rientrare in casa nostra» conclude Azzopardi, sottolineando quanto sia importante ora prendere una decisione immediata per risolvere i problemi del traffico e della sicurezza legati alla strada oggetto delle lamentele.
Il post ha ricevuto numerosi consensi da parte degli utenti social, tra chi ha segnalato analoghi problemi anche in altre parti dell’isola, mentre altri hanno suggerito di rimuovere i parcheggi a lato strada, in modo che il flusso dei veicoli non venga più ostacolato dalla mancanza di spazio. Una politica del “buon senso” che, come segnalato da un altro utente, forse non troppo spesso viene applicata.