Nel corso di una conferenza stampa che ha avuto luogo nella giornata di martedì 21 marzo, il segretario parlamentare per il dialogo sociale Andy Ellul ha lanciato ufficialmente la “Low Wage Commission”, il cui scopo è quello di formulare raccomandazioni entro la fine dell’anno per una revisione del salario minimo nel Paese.
A seguito della firma di un accordo storico tra il governo e le parti sociali, in cui per la prima volta da decenni il salario minimo è stato aumentato per far fronte all’aumento generalizzato dei prezzi, a prescindere da quanto conferito dal meccanismo di adeguamento del costo della vita (COLA), si è reso ora necessario istituire anche una “Commissione per i bassi salari” che sarà disciplinata da una legge specifica.
L’Organismo sarà presieduto dal Presidente del Consiglio maltese per lo sviluppo economico e sociale (MCESD), e composto da rappresentanti dei sindacati e dei datori di lavoro, nonché rappresentanti del governo.
«Sentivamo di dover dare gli strumenti e il supporto necessari a questa Commissione che, secondo la legge, avrà l’opportunità di coinvolgere esperti che possono assisterla con calcoli e analisi specifici in relazione alle raccomandazioni proposte», ha affermato Ellul, sottolineando che il governo rappresenta sia il lavoratore che il datore di lavoro e quindi deve garantire che, sebbene non imponga grandi oneri alle imprese, ogni lavoratore debba avere un reddito sufficiente per vivere una vita dignitosa.
«Questa iniziativa non rappresenta solo un passo importante verso la creazione di una società più giusta, ma anche una svolta nella storia del dialogo sociale a Malta. Riflette anche l’impegno del governo per migliorare il tenore di vita di tutti i cittadini, soprattutto di quelli più vulnerabili», ha concluso il segretario parlamentare.