Proprio nel giorno della festa della donna, l’agenzia di recruiting maltese WFDM, attraverso un comunicato ufficiale, fa sapere di raggiunto una decisione senza precedenti per l’arcipelago: 12 giorni di congedo mestruale annuali a disposizione delle proprie dipendenti.
Il gruppo in questione, articolato e costruito su nove società distinte, avrebbe in seguito fatto sapere come questa manovra riguarderà le donne lavoratrici sofferenti per i dolori dovuti al ciclo che influiscono sulla loro quotidianità lavorativa.
Dai corridoi di WFDM filtrano ulteriori novità che confermerebbero come il congedo esulerà dai permessi per malattia e ferie riguardando, inoltre, tutte le lavoratrici del colosso maltese, comprese le consulenti e le lavoratrici esterne.
Proprio nei casi di dipendenti subappaltati ad altre società, secondo le fonti del Times of Malta, il permesso sarà riconosciuto solamente previa autorizzazione dell’azienda di appartenenza.
Infine tra le righe del comunicato dell’azienda di recruiting si evince la soddisfazione dell’amministratore delegato, Matthew Mantvydas Narusevicius, il quale avrebbe così sottolineato le motivazioni alla base di questa rivoluzione, affermando come WFDM sia tra le prime aziende al mondo ad intraprendere un simile passo:
«Le mestruazioni sono una parte normale e naturale della vita e, per alcune donne, possono rappresentare un’esperienza dolorosa. Introducendo il congedo mestruale stiamo inviando un messaggio alle nostre dipendenti di sostegno e di preoccupazione del loro benessere generale»
Dimostrando ulteriore sensibilità sull’argomento, secondo le ultime indiscrezioni parrebbe che le dipendenti WFDM non dovranno in alcun modo presentare un certificato medico per usufruire del congedo mestruale.
Questa rivoluzione arriva quasi un mese dopo dall’intervento in Parlamento di Rosianne Cutajar, da diverso tempo a fianco delle lavoratrici, dopo che una donna di Qormi ha perso il proprio impiego per ragioni analoghe.
La stessa deputata laburista avrebbe rilanciato fin da subito con entusiasmo la proposta WFDM sui propri canali social promettendo, inoltre, di continuare ad impegnarsi affinché questa battaglia possa un giorno trasformarsi in un provvedimento nazionale.
La proposta dell’agenzia di recruiting, però, avrebbe riscosso anche alcune perplessità, come si evince dalle parole dell’Associazione dei datori di lavoro di Malta (MEA) che, ai microfoni di Malta Today, avrebbero chiosato affermando come tale dibattito non dovrebbe essere trattato come una priorità nelle discussioni sul dialogo sociale.
Infine sarebbero arrivate anche le frasi della Segretaria parlamentare per l’uguaglianza Rebecca Buttigieg che, in una dichiarazione rilasciata al ToM, avrebbe messo in guardia sulle discussioni che tale decisioni avrebbe comportato:
«Mentre chi è a favore stabilisce che questa misura sia necessaria, c’è chi crede che un tale passo aumenterebbe le politiche discriminatorie per le donne piuttosto che diminuirle»
Al di là delle parole della Buttigieg, la realtà è che attualmente il tema è sul banco di discussione di diverse nazioni, a partire dalla Spagna, primo Paese europeo ad aver introdotto il congedo mestruale.
Popolo Civile. Solo in un Paese civile si può avere una legge rivoluzionaria come il congedo mestruale.