Un ennesimo caso di lite domestica sarebbe andato in scena nella giornata di ieri, quando un 42enne di origini libiche e padre di sette figli è stato preventivamente posto in stato di arresto a seguito della denuncia per violenza domestica eseguita dalla moglie.
Secondo quanto riportano i media locali, nel corso di una lite concretizzatasi intorno alle 14:00 di domenica pomeriggio, la donna avrebbe riferito alle forze dell’ordine di come il marito sarebbe finito per minacciarla puntandole un coltello dritto alla gola e rivolgendole ripetute minacce ed insulti di fronte al resto della famiglia.
Intimidita per la propria incolumità, la donna avrebbe fatto scattare la denuncia che ha condotto le forze dell’ordine nell’appartamento dell’uomo, un libero professionista nel campo edile, il cui nominativo è rimasto celato per proteggere l’identità della moglie e dei sette figli.
Proprio nella giornata di oggi il sospettato è stato scortato in tribunale, ove a suo carico sono state formalizzate le accuse di violenza domestica, violenza verbale e minacce all’indirizzo della coniuge.
Una volta presentata la dichiarazione di non colpevolezza del 42enne, la difesa ha chiesto la libertà su cauzione sostenuta dalla possibilità per l’imputato di dimorare presso un indirizzo alternativo rispetto a quello dove si sarebbe consumata la lite, evidenziando come l’uomo risieda a Malta da ormai 24 anni ed il suo legame con l’arcipelago risulti forte.
Nonostante le premesse, però, l’ispettore ha respinto la richiesta della difesa in considerazione della gravità del presunto reato in aggiunta alla mancanza di una deposizione da parte dei testimoni civili, chiamati a fornire la loro versione dei fatti nelle prossime ore.
Attualmente l’imputato è stato posto in custodia cautelare, ma rimane preoccupante la situazione di Malta che, negli ultimi 3 anni, ha visto un incremento esponenziale delle denunce di violenza domestica. L’ultima, solo il mese scorso, conclusasi con l’omicidio di Bernice Cassar. Un altro caso che aspetta ancora giustizia.