L’azienda di trasporto pubblico maltese respinge le accuse sulla ricerca di autisti stranieri a basso costo.
Malta Public Transport ha dichiarato che la retribuzione dei dipendenti è stabilita da un contratto collettivo firmato nel 2016 con UHM-Voice of the Workers, che rappresenta tutti i dipendenti del settore: “Qualsiasi accusa di manodopera a basso costo non è altro che frutto di falsificazioni e menzogne volte a creare tensioni tra i dipendenti e ad alimentare un sentimento di razzismo tra colleghi“.
Secondo MPT l’accordo collettivo del 2016 ha garantito agli autisti di autobus un aumento salariale di oltre il 20% su un periodo di cinque anni, e l’assunzione di personale straniero è motivata dall’insufficienza di autisti maltesi per la copertura dell’intero servizio.
MPT ha aggiunto che i suoi 1.300 conducenti provenienti da 38 paesi di tutto il mondo sono stati pagati a seconda dell’esperienza, dei turni e del monte ore settimanale. Nel 2017 la maggior parte dei conducenti di autobus avrebbe guadagnato tra i 15.000 e i 25.000 euro. Tutti gli autisti di autobus godono inoltre di ulteriori vantaggi, tra cui assicurazione sanitaria gratuita e viaggi illimitati gratuiti su tutti gli autobus per loro e le rispettive famiglie: “Queste condizioni lavorative – ha aggiunto l’azienda – sono assicurate a tutti i dipendenti indipendentemente dal loro paese di origine, sia maschi che femmine, giovani o meno giovani. E le remunerazioni sono ben lontane dall’essere un lavoro a basso costo“.