È finito in custodia cautelare il 66enne fermato il 31 dicembre con l’accusa di tentato omicidio ai danni di un vicino di casa, raggiunto al volto da alcune pallottole di piombo esplose attorno alle 10:30 di sabato scorso in Vjal Santa Lucja a Paola, nei pressi del Cimitero dell’Addolorata.
Martin Delia era stato arrestato poco dopo l’incidente, insieme al figlio 30enne, poi rilasciato dalle accuse.
Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti e riportate dai media locali, pare che i tre soggetti abbiano avuto una accesa discussione poi degenerata, portando Delia ad estrarre un’arma da fuoco e sparare alla vittima da una distanza di cinque metri, prima di manomettere i filmati della telecamera a circuito chiuso della zona con l’obiettivo di occultare le prove.
Oltre a tentato omicidio, Martin Delia è stato accusato anche di lesioni personali gravi, porto d’armi senza licenza e manomissione delle prove; reati per i quali si è dichiarato non colpevole, chiedendo di beneficiare della libertà su cauzione motivata dai gravi problemi di salute in cui versa e da una fedina penale pressochè intatta.
Richiesta respinta dal tribunale a causa della gravità delle accuse e dal fatto che la vittima avesse riconosciuto il presunto aggressore, considerando inoltre che devono ancora essere raccolte le deposizioni dei testimoni civili. Tuttavia, constatando le gravi condizioni di salute in cui versa Delia, il magistrato ha incaricato il direttore delle carceri di assicurarsi che l’imputato riceva le cure necessarie mentre si trova in custodia cautelare.