Malta Gaming Authority ha annuciato l’avvio di un’indagine su sette società con sede a Malta ma operanti su territorio italiano attraverso centri trasmissione dati.
L’Italia è considerata un Paese ad alto rischio a causa dei numerosi rapporti criminali emersi di recente: l’ultimo riguarda l’operazione “Game Over” condotta dall’Antimafia di Palermo contro Phoenix Ltd e il marchio B2875.com, che ha evidenziato connessioni tra i titolari delle società e le famiglie di Cosa nostra di Palermo.
Il nuovo intervento da parte del Governo e della Malta Gaming Authority potrebbe portare nelle prossime settimane a nuovi provvedimenti di revoca della licenza maltese, come spiegato in un comunicato diffuso dalla stessa MGA con queste parole: “Abbiamo problemi solo con gli italiani, che ora gestiscono meno di dieci licenze su 200. L’Italia sta diventando molto rischiosa per la nostra reputazione, poiché molto spesso dobbiamo affrontare scandali pubblici fondati sulla connessione tra imprenditori italiani e mafia. La cancellazione di una licenza è sempre possibile, perché è un privilegio e non un diritto. Se nella nostra indagine scopriamo qualsiasi attività non supportata di licenza, la revocheremo“.
Nel frattempo, l’autorità di vigilanza sul gioco d’azzardo ha lanciato una nuova specifica unità di controllo sull’antiriciclaggio all’interno delle proprie strutture operative, per condurre valutazioni di supervisione attraverso ispezioni in loco e fuori sede, al fine di riferire eventuali risultati degni di nota alla Financial Intelligence Analysis Unit (Fiau), con cui si stanno intensificando i rapporti di collaborazione. Le iniziative rientrano nel pieno adeguamento di Malta alla quarta direttiva europea in materia di antiriciclaggio.