Sono sempre più frequenti le segnalazioni della presenza di specie non autoctone, le cosiddette specie “aliene”, nel Mar Mediterraneo. Dopo il granchio nuotatore blu rinvenuto ad inizio settembre sulle coste maltesi, l’ultimo avvistamento risale ai giorni scorsi e riguarda il gambero rosso della palude.
A darne notizia ancora una volta è stato il biologo marino Alan Deidun, professore all’Università di Malta, che attraverso un post Facebook ha fatto sapere di aver avvistato l’esemplare della specie “Procamburus clarkii”, originaria della Florida, nella zona di Wied l-Isperanza, a Mosta.
Il ritrovamento fa parte della campagna “Spot the Alien”, un portale sempre aggiornato, dove vengono segnalate le specie aliene che potrebbero rappresentare un pericolo per la biodiversità locale.
A facilitare la diffusione e l’insediamento di esemplari tipicamente lontani da questi territori intercorrono diversi fattori, tra i quali i cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature che hanno messo in crisi l’ecosistema marino, ma anche l’intensificazione dei collegamenti via mare, soprattutto tramite il canale di Suez e lo stretto di Gibilterra, aprendo le porte a nuove specie esotiche che, in alcuni casi, creano forte preoccupazione tra gli esperti a causa della loro natura estremamente invasiva, in grado di stravolgere gli equilibri e mettere in serio pericolo la sopravvivenza di interi ecosistemi.