“Il Gusto del Garda”, l’ultima fatica letteraria dello scrittore Massimo Ghidelli, nonchè Presidente del Consorzio Lago di Garda ed esperto di enogastronomia, ha ricevuto il plauso dei presenti nel corso di una cena organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura presso il ristorante “Adesso” a Valletta, nell’ottica della VII edizione della Settimana della Cucina italiana nel mondo, appuntamento annuale promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale volto a promuovere le eccellenze a marchio “Italia”.
In occasione, appunto, della rassegna, quest’anno organizzata dal 14 al 20 novembre prossimo, l’Istituto Italiano di Cultura ha scelto di coniugare in un’unica serata il binomio cultura-cibo, offrendo così ai partecipanti non solo un’ottima cena ma anche un momento di intrattenimento culturale grazie alla presentazione del libro” Il Gusto del Garda” di Ghidelli, pubblicato sia in italiano che in inglese.
L’autore ha illustrato la sua opera che vanta oltre 150 ricette racchiuse all’interno del volume, offrendo ai lettori la metafora del viaggio come nuovo modo di fare turismo, alla scoperta di quei prodotti che danno origine poi alle eccellenze enogastronomiche del territorio gardesano come ad esempio il broccolo di Torbole, la susina di Dro, l’asparago bianco di Rivoli, lo zafferano purissimo di Pozzolengo e molto altro ancora.
«Il mio libro non è altro che un viaggio attorno al lago. Parlare di cucina in Italia è una cosa seria» ha sottolineato Ghidelli, aggiungendo: «Non solo noi sul Garda ma un pò dappertutto, in Italia, abbiamo qualcosa di unico che è la cucina di casa, la cucina della mamma. I segreti di quella che è la nostra cucina sono legati a questo e sono riconducibili a due elementi: il legame tra il prodotto, il territorio ed il modo di lavorarlo e di cucinarlo, e l’amore come valore imprescindibile che siamo capaci di mettere in ciò che facciamo». Lo scrittore ha inoltre parlato del suo legame con Malta e dell’amore verso questa terra: «La cucina è fusion. Tra l’Italia e Malta ci sono tanti legami e valori che ci accomunano, tanti piaceri e non per ultimo quello della tavola».
Serena Alessi, Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, promotrice dell’evento in collaborazione con il Consorzio Lago di Garda Lombardia e con la sponsorizzazione della Distilleria Marzadro e dell’Azienda Agricola Cà dei Frati, durante il corso della serata ha rimarcato quanto l’Italia nelle sue tante peculiarità e nelle sue tante contraddizioni, sia un territorio unico, ricco di eccellenze: «L’Italia è questa. È un territorio fatto di grandi diversità, tutte importanti e da promuovere secondo le loro caratteristiche. Una delle missioni degli Istituti è proprio quella di riuscire a dare risalto ad ognuno di loro».
«Basta con i soliti stereotipi di cosa sia il sud o il nord o il centro. Nell’Italia “fluida” di oggi – aggiunge la Direttrice – o che perlomeno tenta di esserlo, non ha senso fare differenze, come etichettare un sud con i simboli di cinquant’anni fa ed un nord con altrettanti simboli. Il sud non è quello che alcuni stereotipi credono che sia e il nord non è sinonimo di nebbia e antipatia. È un nord che accoglie e che ha tante eccellenze in diversi campi tra cui appunto quello culinario. Il Garda è un territorio che offre tantissimo anche dal punto di vista enogastronomico. E noi in quanto Istituto Italiano di Cultura all’estero non possiamo che promuovere ogni territorio e le sue eccellenze, senza adottare nessun luogo comune».
Il tema portante di questa settima edizione della Cucina Italiana nel Mondo è “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del pianeta”. L’evento, rivolto a valorizzare l’identità dell’agroalimentare nazionale, fa chiarezza sulle mistificazioni che all’estero tolgono spazio di mercato ai prodotti originali e non solo. Il messaggio è quello di una cucina italiana nel mondo vista come ambasciatrice di valori e sani principi quali l’amore per la propria terra coi suoi prodotti e le proprie tradizioni.