Ha fatto il suo ingresso ieri, nel Grand Harbour di Valletta, la più grande motovedetta mai costruita dalla compagnia veneta “Cantiere Navale Vittoria”, partita dal porto di Chioggia per essere affidata al governo maltese.
La nuova ammiraglia, un pattugliatore d’altura lungo 75 metri, del valore complessivo di oltre 50 milioni di euro cofinanziato in gran parte dall’UE nell’ambito del Fondo Sicurezza interna, svolgerà operazioni di sorveglianza costiera e nella zona SAR nel Mediterraneo centrale, pattugliamenti estesi in alto mare e operazioni di ricerca e soccorso.
L’unità è stata realizzata in Italia dall’azienda di Adria (Rovigo), fondata nel 1927 e specializzata nella progettazione e costruzione di imbarcazioni militari, paramilitari, da lavoro, commerciali e da trasporto, che si era aggiudicata la gara d’appalto internazionale presieduta dal Ministero della Difesa dell’arcipelago.
«Abbiamo realizzato un OPV in grado di rispondere a tutte le richieste di un cliente particolarmente rigoroso e attento al rispetto di elevati standard tecnici e prestazionali. Da oggi l’ingegneria e le tecniche costruttive italiane saranno al servizio delle Forze Armate della Repubblica di Malta» ha commentato Paolo Duò, presidente del Cantiere Navale Vittoria, ringraziando inoltre il Governo Maltese per la fiducia riposta.
Qualche caratteristica tecnica dell’OPV P71
Con un dislocamento a pieno carico di oltre 2.000 tonnellate, una lunghezza e una larghezza rispettivamente di 74,8 e 13 metri e un pescaggio di 3,8 metri, l’OPV P71 può ospitare un equipaggio di quasi 50 persone e altri 20 dipendenti. La piattaforma è caratterizzata da un ponte sopraelevato con capacità di visione a 360 gradi, dotato di protezione balistica secondo il livello 2 dello STANAG 4569 (norma NATO), con passaggi laterali protetti per il personale sul ponte principale e attorno al ponte stesso. La nave dispone di un ponte di volo di poppa, predisposto per ospitare un hangar telescopico, con equipaggiamento per le operazioni di volo diurne e notturne oltre al rifornimento di un elicottero fino a 7 tonnellate come l’AW139 in dotazione alle Forze Armate maltesi. L’area di poppa sotto il ponte di volo è dotata di una rampa di lancio e recupero per un RHIB da 9,1 metri con spazio aggiuntivo per materiali e personale, oltre a boccaporti sul ponte di volo per carico/scarico materiali grazie ad un’apposita gru di servizio posta lateralmente della nave.
Una seconda stazione sempre per RHIB di 9,1 metri si trova a dritta della piattaforma nella zona centrale della nave con gru compensata A-frame per varo e recupero del RHIB anche con unità in corso. Entrambi i RHIB raggiungono una velocità massima di oltre 40 nodi e forniscono un pronto aiuto al controllo del traffico marittimo e alle operazioni di ricerca e soccorso in cui è impegnata l’unità. La propulsione del P71 è affidata a due motori diesel da 5.440 kW ciascuno, del tipo a media velocità, che muovono eliche a passo variabile in grado di garantire, a pieno carico, una velocità massima di oltre 20 nodi. In alternativa, la nave può essere azionata a velocità di pattugliamento comprese tra 9 e oltre 12 nodi da due motori elettrici calettati sulla presa di forza dei cambi (PTI) e alimentati da due dei tre generatori principali da 750 kW. La nave è dotata di due propulsori trasversali, uno a prua e uno a poppa, e pinne stabilizzatrici attive retrattili che garantiscono grande stabilità e navigabilità. Progettato e costruito sotto la sorveglianza del registro navale statunitense (ABS), il P71 è dotato di un’arma da 25 mm telecomandata e di mitragliatrici leggere di vario calibro, mentre il sistema integrato di comando, controllo e navigazione include un radar di sorveglianza 2D, un radar di navigazione e un satellite comunicazioni.
Sembra essere un ottimo vascello adatto alle necessità di Malta. I cantieri navali Vittoria di Adria sono una eccellenza internazionale e c’è da essere contenti che siano stati loro a vincere l’incarico. Ora occorre completare il potenziamento della Marina Nazionale con almeno due vedette ad alta velocità, in grado di permettere l’operatività di forze speciali e squadre di soccorso.
Si dovrebbe lavorare anche sul potenziamento dell’aviazione: come non pensare ai fantastici caccia leggeri M 346 FA (https://aircraft.leonardo.com/en/products/m346-fa) ed ai C27J da trasporto (https://aircraft.leonardo.com/en/products/c-27j-spartan-next-generation) entrambi di Leonardo.
Anche le forze terrestri hanno bisogno di ammodernamento ad incominciare dall’armamento individuale per il quale Beretta, Benelli e Franchi avrebbero molto da offrire. In particolare Beretta sta studiando la prossima generazione di fucili che sostituiranno gli ARX 160 e 200. Forse Malta potrebbe assicurarsi il primo lotto prototipale di questa produzione e fungere da test.
E poi – ultimo ma primo – occorre impiantare una sezione di UAV e UMV, droni aerei e marini (sotto-marini) per la sorveglianza e la difesa delle acque nazionali.
Insomma c’è un sacco di lavoro da fare per i nostri ragazzi!