Devis Mangia, l’allenatore che dal 2019 guidava la nazionale maltese di calcio, sospeso dalla Federazione a settembre a seguito delle segnalazioni su presunta violazione delle politiche dall’associazione, si è dimesso dall’incarico. La conferma è giunta anche dalla Malta Football Association (MFA), che attraverso un comunicato ufficiale diffuso nella giornata di lunedì 7 novembre, ha accettato con effetto immediato la decisione del tecnico italiano, a seguito di una riunione del Comitato Esecutivo.
Nella sua lettera di dimissioni, Mangia ha affermato di aver preso la “dolorosa” decisione di fare un passo indietro e dimettersi dall’incarico dopo una lunga riflessione, pur smentendo le accuse mosse contro di lui che ruotavano attorno a “presunte conversazioni inadeguate”.
Una scelta che l’ormai ex C.t. ha dichiarato di aver preso nel migliore interesse della nazionale maltese, per affrontare serenamente le sfide calcistiche future: «Non solo non ho mai tenuto comportamenti che potessero offendere la dignità o la sfera sessuale di nessuno, ma, in realtà, non c’è stata alcuna accusa da parte della Federcalcio maltese di abusi o molestie sessuali nei miei confronti».
Inoltre, come sottolineato nella nota della MFA, Mangia continuerà a collaborare al processo attualmente in corso da parte del direttivo dell’associazione in relazione all’aspetto di tutela delle accuse mosse contro di lui. A questo proposito, l’Esecutivo ha fatto sapere che «una relazione sull’indagine durata un mese, che ha ascoltato una serie di parti interessate o informate sui fatti, è già stata presentata dal responsabile della Salvaguardia e sarà ora valutata dal Consiglio di Salvaguardia dell’Associazione, composto da professionisti indipendenti».