Dopo essere stato per ben quarant’anni il luogo che ospitava una lussuosa e rinomata sala da ballo da cui ha ereditato il nome, la nota area denominata “Chalet”, sulla Tower Road di Sliema, torna a far parlare di sé. Un bando pubblico per potenziali investitori, potrebbe infatti riportare nuovamente alla ribalta la storica zona che versa in stato di abbandono da circa sei decenni, ora ridotta ad una semplice lingua di cemento sul mare.
È intenzione del governo, oggi, rivalutare il sito come luogo di ristorazione ed intrattenimento che possa nuovamente promuovere e valorizzare quest’area tanto cara agli abitanti dell’isola, con un investimento iniziale minimo in conto capitale di 3,2 milioni di euro.
Ma quali saranno tutti i requisiti che dovranno soddisfare l’offerta? La richiesta di proposte da parte degli offerenti prevede successivi investimenti parziali per 1,4 milioni di euro ogni sette anni ed un ulteriore esborso di 3,2 milioni di euro tra il 28esimo ed il 30esimo anno di concessione.
La durata dell’assegnazione avrà una validità di 65 anni, è vedrà il governo beneficiare di un canone annuo di 97.000 euro e di un canone minimo di concessione di 125.000 euro.
In un recente comunicato stampa, la “Malta Strategic Partnership Projects”, l’Ente governativo promotore del bando, ha affermato che il progetto potrebbe generare ben 53 posti di lavoro a tempo pieno e quasi 860.000 euro di entrate fiscali durante la sua fase operativa.
I potenziali investitori dovranno anche considerare dei punti fondamentali di cui farsi carico nella gestione dell’area, quale quello legato alla salvaguardia ambientale ed ecologica, le misure da adottare per mitigare il mare agitato che con facilità potrebbe colpire la zona con i suoi venti di levante, ed il miglioramento dell’accessibilità del litorale al pubblico.
Costruito nel lontano 1926, lo “Chalet” chiuse i suoi battenti ben sessant’anni fa, rimanendo in auge fino a quegli anni. Dopo essere stato abbandonato nel 1963, la piattaforma di cemento su cui un tempo si innalzava maestoso l’edificio, è tutto ciò che oggi resta visibile al pubblico. Delle imponenti colonne che un tempo si ergevano fiere e nobili e che davano il loro benvenuto ai visitatori, oggi non rimane nulla se non il ricordo di ciò che è stato e che ha significato per la comunità maltese. Il bando pubblico chiuderà il 1 febbraio 2023.