Anche a Malta il mal di vivere è ben radicato nelle vite dei cittadini. Il governo ha infatti reso noto il numero di suicidi avvenuti nell’arcipelago dal 2017 a settembre 2022, rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata dal deputato del Partito Nazionalista Paula Mifsud Bonnici.
Stando a quanto riportato dall’Independent, il ministro dell’Interno Byron Camilleri avrebbe parlato di ben 143 casi di persone che si sono tolte la vita tra Malta e Gozo. Di queste vittime, 29 sarebbero di nazionalità straniera.
Entrando nello specifico, nel 2017 i suicidi sarebbero stati 25, di cui 20 uomini e 5 donne, mentre nel 2018 a togliersi la vita sarebbero state 22 persone, di cui 19 uomini e 3 donne. Numeri molto simili anche nel 2019, con 21 morti volontarie: 19 uomini e 2 donne. Nel 2020 i casi sono stati 22.
Il trend è aumentato sensibilmente nel 2021, con 34 suicidi divisi in 24 uomini e 10 donne. Al momento, il 2022 segnala un calo nel trend, con “solo” 19 casi registrati fino a settembre. Anche quest’anno la maggioranza è rappresentata dagli uomini, con 16 casi accertati.
Secondo dati pubblicati dal sito World life expectancy e attribuiti all’OMS, nel 2020 i decessi per morte volontaria a Malta sarebbero però stati 27, e non 22 come dichiarato da Camilleri. Questo dato rappresenterebbe lo 0.83% dei decessi totali dell’anno di riferimento, collocando il suicidio al 14esimo posto tra le cause di morte sul territorio, e al 134esimo posto nel mondo.
Più in generale, nello stesso periodo di tempo, la causa principale di morte sull’arcipelago sarebbe da attribuire a problemi cardiaci, con 2.459 morti, seguito dall’ictus con 818 decessi. Il Covid sarebbe invece stato il terzo fattore alla base del decesso di 807 persone.