Un murales dedicato a Daphne Caruana Galizia a cinque anni esatti dalla sua scomparsa.
L’opera, inaugurata lunedì 17 ottobre nel corso di una cerimonia tenutasi presso il campus dell’Università di Malta, rappresenta una «raffigurazione permanente, che sarà ricordata dagli studenti attuali e futuri, dagli accademici, dal personale e dai visitatori come simbolo del fatto che l’etica dell’Università è legata alla libertà di parola e di stampa», ha affermato KSU in una nota, il Consiglio studentesco dell’Università di Malta fautore dell’iniziativa.
Il disegno mostra la giornalista davanti ad una macchina da scrivere, circondata da una moltitudine di fiori colorati. In uno dei fogli si legge: “Preferirei essere affamata e libera che ben nutrita e oppressa”. Una frase che rispecchia appieno i valori, lo spirito di Caruana Galizia, uccisa da un’autobomba il 16 ottobre 2017 mentre stava indagando su numerosi casi di corruzione ad “alti livelli”.
A realizzare l’opera sono state tre studentesse universitarie: Rasha Belle Zammit Cutajar, Amy Aquilina e Alessia Cacciatore, che ci hanno raccontato alcuni dettagli sul progetto.
«Inizialmente siamo stati contattati da Jeremy Mifsud, un membro del Consiglio studentesco dell’Università di Malta (KSU). In seguito, io e gli altri artisti abbiamo fatto un brainstorming su come sarebbe stata la composizione e su quali elementi volevamo includere intorno a Daphne» ha spiegato Alessia Cacciatore al Corriere di Malta, concludendo che «Per realizzare il murales a colori di 2 metri di altezza per 5 metri di larghezza abbiamo impiegato ben tre settimane di lavoro».
L’inaugurazione è avvenuta dopo una cerimonia commemorativa tenutasi in occasione dei cinque anni dall’assassinio di Daphne Caruana Galizia, alla quale hanno presenziato anche i genitori della vittima. «Non dobbiamo mai dimenticare che l’attivismo in tutte le sue forme, compreso il giornalismo investigativo, deve essere valorizzato e celebrato», ha dichiarato KSU in una nota.