A pochi giorni di distanza dalle indiscrezioni sull’ipotesi che uno dei più grandi progetti della storia di Infrastructure Malta potesse essere stato viziato dalla corruzione, spuntano dei documenti che potrebbero confermare la tesi.
La Commissione permanente contro la corruzione sembrerebbe infatti aver aperto le indagini sul caso dopo aver ricevuto dal portavoce della Giustizia del Partito Nazionalista, Karol Aquilina, una lettera formale contenente una email “sospetta”, inviata da Robert Yildirim a Yorgen Fenech il 22 gennaio 2019. Parte del contenuto della stessa email era già stato rivelato ad inizio mese dal Times of Malta, attirando le attenzioni del dipartimento antifrode dell’Unione Europea, co-finanziatrice del progetto tramite il Fondo di Coesione.
Robert Yildirim è un miliardario turco il cui gruppo globale gestisce il Malta Freeport Terminals, subentrato con “Shining Star Infrastructure & Construction Co. Limited” nella gara per la realizzazione dei lavori del Marsa Junction Project dopo i problemi finanziari della “Ayhanlar Yol Asfaltlama”, società turca che nel 2018 si era aggiudicata l’appalto da 40 milioni di euro, stracciando le concorrenti maltesi nonostante fosse già sull’orlo della bancarotta.
In prima linea, a gestire la trattativa tra l’ente governativo e “Ayhanlar” ci sarebbe stato Yorgen Fenech, principale accusato dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia, che per la “prestazione professionale” si sarebbe intascato una commissione di ben 2 milioni di euro, corrisposti dalla società vincitrice. La somma, divisa in parti uguali, sarebbe poi finita nelle casse della “New Energy Supply Limited” e della “Wings Investments”, quest’ultima registrata negli Emirati Arabi ed entrambe collegate a Fenech.
L’intromissione di Fenech nella gara d’appalto per la realizzazione dei lavori del cavalcavia a Marsa avrebbe suscitato i malumori di Yildirim, che nella email tra i due resa pubblica da Karol Aquilina nella giornata di mercoledì, gli avrebbe domandato: «Cosa dirai ala Corte?», facendo riferimento alla “corruzione di qualcuno” tramite pagamenti. Inoltre, nella sezione “oggetto” dell’email compare la frase “contratto firmato e sigillato di Nes e Wings”, ovvero le sopracitate società legate a Yorgen Fenech.
«Questa mattina ho reso la mia testimonianza davanti alla Commissione permanente contro la corruzione, spiegando nel dettaglio i fatti relativi a questo caso», ha affermato in una nota il parlamentare Aquilina. Sempre sul caso, il Partito Nazionalista ha esortato a farsi avanti chiunque possa avere maggiori informazioni sulla vicenda, inviando eventuali informazioni alla Commissione anticorruzione per «fare luce sulle scorrettezze che sono state compiute nel progetto del cavalcavia di Marsa».