Il governo ha posto rimedio al problema delle fatturazioni di ARMS sulle bollette di acqua ed elettricità. La notizia è stata data dal ministro dell’Energia, Miriam Dalli.
Sono infatti state apportate le modifiche all’attuale sistema di calcolo dei consumi, ma non intervenendo sullo stesso, bensì modificando le anomalie riportate nella normativa sulle bollette delle utenze in vigore dal 2009, sulla quale si basava, appunto, il conteggio di ARMS.
Tutto ciò consentirà ai consumatori di usufruire al meglio delle fasce tariffarie assegnate. Le bollette saranno ancora a cadenza bimestrale, ma sarà garantito che le unità non utilizzate nelle singole fasce si rifletteranno nella fatturazione successiva, invece di andare perse come invece avviene ora. Nulla cambia invece nel meccanismo di eco riduzione.
Le nuove norme sulla fatturazione avranno carattere retroattivo e copriranno le bollette emesse dall’1 gennaio 2022, con i rispettivi benefici già applicati nella prossima bolletta. Questo cambiamento che entrerà in vigore a partire da lunedì 10 ottobre, andrà di fatto a correggere le anomalie sulle fatture che si trascinano da diversi anni, anche se quelle antecedenti il 2022 non saranno oggetto di rimborso.
Il ministro Dalli ha affermato che «in questo modo i consumatori non perderanno unità non utilizzate. Ci siamo inoltre preoccupati di non modificare il meccanismo di eco riduzione, che continuerà a essere calcolato ogni due mesi. Se l’avessimo fatto, i cittadini ci avrebbero rimesso». Inoltre, Dalli ha escluso la possibilità che il governo risarcisca le bollette degli anni passati, come la class action proposta dal Partito Nazionalista invece chiede e si impegna a garantire.
Alla conferenza stampa, presente anche l’Amministratore delegato di ARMS, Silvio Scerri, tornato sulla sentenza che ha condannato l’azienda a risarcire due consumatori per le bollette degli ultimi anni, affermando che l’ente continuerà a opporsi alla decisione del giudice: «ARMS ha sempre rispettato la legge sulle fatturazioni. Abbiamo quindi fatto ricorso alla scelta del tribunale, che ci obbligherebbe a risarcire due clienti a causa di anni di fatturazioni reputate errate».
Alle sue parole fanno eco le dichiarazioni di Dalli, che conferma la regolarità delle fatturazioni: «ARMS ha fatturato seguendo le note legali risalenti al 2009, che conteneva discrepanze tra la versione in lingua inglese e quella in maltese. Abbiamo modificato la legge proprio per questo motivo. Se le fatturazioni fossero state errate, non avremmo avuto bisogno di fare questi interventi, ad ogni modo, cambiamento che abbiamo annunciato non ha nulla a che vedere con le sentenze del tribunale».
Il nuovo sistema di fatturazione non sarà invece applicato alle aziende che, sempre secondo il ministro dell’Energia, non ne trarrebbero beneficio.
Parlando di cifre, il governo ha annunciato che le nuove fatturazioni potrebbero portare l’80% delle famiglie maltesi ad ottenere un rimborso sugli importi extra versati in precedenza che arriverebbe complessivamente ad un massimo di 8 euro all’anno.