I continui lavori stradali che si susseguono da due anni in Triq il-Kbira a Mosta stanno danneggiando gravemente gli affari delle attività commerciali della zona.
Ad affermarlo sono gli esercenti stessi, in totale sei, che di recente si sono rivolti a un avvocato per chiedere un risarcimento, e ovviamente la chiusura del cantiere.
Tutto ebbe inizio a novembre 2020, con i primi interventi sulla strada e la riapertura dopo circa un mese. A marzo 2021 altri lavori hanno comportato ad un nuovo stop al traffico che sembra perdurare tutt’oggi, con tutti i disagi per negozianti e residenti della zona.
Stando a quanto affermano i commercianti, la chiusura prolungata della strada avrebbe avuto un impatto negativo sulle vendite, come spiega l’avvocato al quale è stata affidata la denuncia rivolta a Infrastructure Malta, Transport Malta, il Comune di Mosta e l’appaltatore Carmel Vella Ltd, riportata dai media locali: «Si trovano in una situazione disperata. Il rumore dovuto al passaggio dei veicoli pesanti al mattino e la polvere da costruzione che entra nei negozi stanno danneggiando gli affari. Molti clienti non frequentano più questi negozi, perché devono passare attraverso polvere e fango per entrarvi, conseguenza di negligenza, incuria e violazione della legge».
Non solo: oltre ai disagi e alla perdita di incassi, si aggiungono anche i danni, come l’allagamento de seminterrato di uno dei punti vendita situati lungo la via, avvenuto durante un forte temporale e il danneggiamento delle piastrelle di un altro locale dedicato alla ristorazione. Un negozio di abbigliamento per bambini sembra aver invece subito un drastico calo di clienti perché, a causa del cantiere, i passeggini non riescono più a entrare all’interno del locale.
Ora, la situazione è diventata insostenibile non solo dal punto di vista pratico, ma anche finanziario, come spiega ancora l’avvocato dei commercianti:
«Gli esercenti non generano più profitto e sono costretti a lavorare in perdita per mantenere aperta la propria attività, sperando che la strada venga riaperta in fretta e gli affari tornino alla normalità. In ogni caso, potrebbero comunque passare mesi o anni prima che i profitti tornino nella norma».
I negozianti chiedono tempistiche certe e rapide sulla chiusura dei lavori e un risarcimento per i danni sui mancati guadagni e all’immagine subiti finora, oltre a interventi provvisori per limitare i disagi alle attività e ai clienti.