Il 24 gennaio, alla presenza del Presidente della Repubblica di Malta, Marie-Louise Coleiro Preca, si è tenuta la presentazione del libro “La Carezza del cavaliere” dell’autore ravennate Paolo Gambi.
In una delle intime e meravigliose sale recentemente ristrutturate del San Anton Palace, il palazzo presidenziale di Attard, il moderatore dott. Michael Grech, cancelliere dell’associazione maltese del Sovrano Militare Ordine di Malta e l’ex editor del Times of Malta nonché corrispondente maltese Ansa Lawrence Grech, hanno introdotto La carezza del cavaliere, l’ultima fatica dello scrittore Paolo Gambi, autore di oltre venti libri (molti dei quali pubblicati dal Gruppo Mondadori) con più di 100.000 copie vendute e appassionato di fenomeni legati al mondo del Sacro.
Sono state anche gradite presenze la Presidente della Repubblica Marie-Louise Coleiro Preca e di Andrea Marino primo segretario dell’Ambasciata italiana a Valletta.
La simpatia e la schiettezza di Paolo Gambi si sono unite con la profondità della sua conoscenza dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Lo scrittore si è avvicinato all’Ordine a 14 anni ma come egli stesso tiene a specificare «non per l’Ordine in sé ma per lo spirito che i Cavalieri hanno lasciato». Gambi è stato a Malta per la prima volta solo l’anno scorso, ma è scoppiato un amore tra i luoghi di cui aveva solo letto e quelli tangibili che ha visto solo adesso.
Ed è proprio unendo gli aspetti caratteristici della sua ultima opera con alcune sue vicende personali, ha spiegato al pubblico come sia nata l’idea di scrivere questo libro, lasciando trapelare come sia stato pensato per essere il primo di una trilogia.
Il suo secondo libro sarà ambientato stavolta nella Malta contemporanea, ma pochi dettagli sono stati svelati: la frase d’apertura, un proverbio in lingua maltese, una citazione di Cagliostro, che vantava tra i suoi familiari adepti dell’Ordine di Malta e l’ambientazione, come appunto detto, l’arcipelago maltese, ma visto nella sua globalità: «Il romanzo non è ambientato in un paese specifico: i luoghi sono tutti perché per uno straniero Malta è una grande città: gli spazi saranno quelli più profondi, per questo non ne ho scelto uno in particolare».
Paolo Gambi ha inoltre commentato di essere onorato che l’uscita del suo libro coincida con l’anno in cui Valletta è stata designata Capitale della Cultura; «essendo io stesso un artista», ha dichiarato, «la mia “piccola” opera diventa adesso molto più grande, inserita in questo grandioso contesto».