Il Partito Nazionalista tende la mano ai cittadini colpiti dalle bollette ingiustamente salate fatturate dalla società ARMS.
Nella giornata di lunedì 19 settembre, il leader del PN Bernard Grech aveva infatti annunciato la volontà di intraprendere azioni nei confronti del governo, in merito all’errato sistema di calcolo che costringe numerosi consumatori a sborsare soldi non dovuti per i consumi di energia elettrica. Una faccenda che si trascina senza soluzione da ben cinque anni.
Dalle intenzioni si è poi passati ai fatti, quando per bocca del deputato Mark Anthony Sammut il Partito all’opposizione ha di fatto presentato le procedure per aiutare i maltesi ad opporsi alle fatturazioni troppo alte.
Come? Dando il via a una class action per chiedere il rimborso sugli aumenti in bolletta degli ultimi otto anni. Il tutto garantendo la copertura di tutte le spese legali che ne deriverebbero. Chiunque fosse interessato potrà quindi rivolgersi al PN per dare il via alle procedure.
Molti aspetti vertono dalla parte dei consumatori. Tra tutti, una sentenza del tribunale che già una volta ha giudicato illegale il metodo di fatturazione di ARMS inerente al consumo di energia elettrica, dando ragione a due cittadini maltesi. Per la legge quindi, la società specializzata nell’erogazione di servizi pubblici opera in modo illecito.
Il governo ha però contestato la sentenza, esprimendo al tempo stesso l’intenzione di modificare in breve tempo i metodi di fatturazione delle bollette. Un’azione non sufficiente per Sammut: il ministro dell’Energia Miriam Dalli avrebbe infatti dichiarato che, nel caso, non verranno corrette le fatturazioni già emesse. Tesi che sarebbe stata confermata anche dal primo ministro Robert Abela.
Da qui parte l’azione del PN per far avere giustizia ai consumatori. «L’unica strada che i cittadini possono prendere è quella del tribunale – dichiara Sammut – Permetteremo a tutte le persone di riavere indietro i propri soldi, facendoci carico di tutte le spese legali. Invito tutti a registrarsi subito, portandoci le bollette. Saremo poi noi a confermare l’effettivo importo dovuto». Per aderire alla class action è necessario registrarsi sul sito web del Partito Nazionalista o recarsi di persona presso la loro sede.
Nello specifico, alla società viene contestata la procedura di fatturazione, decisa dallo stesso governo nel 2010. ARMS emette infatti sei bollette annuali, dividendo pro-quota i consumi calcolati, senza riconciliazioni annuali. Un metodo che – come abbiamo più volte visto – potrebbe esporre i consumatori a un sovraccarico dei consumi.
Non solo: questo tipo di fatturazioni violerebbe la Legge 545.501, che impone fatture calcolate sul consumo cumulativo per le case residenziali.