Gli ultimi dati della NSO (National Statistics Office ) riferiti al periodo 2008-2015 fotografano le tendenze di consumo dei maltesi.
Anche se la prima spesa per le famiglie rimane quella per il cibo e le bevande non alcoliche, c’è stato un boom per spese relative a istruzione, ristoranti e alberghi.
Le spese per i bisogni primari, pur rimanendo la categoria più importante per le famiglie maltesi, ha registrato una flessione del 2,7% nei sette anni presi in considerazione.
L’istruzione ha invece registrato un aumento record dell’82,4%, mentre ristoranti e alberghi sono cresciuti del 34,5%. I dati indicano altresì una una maggiore tendenza al risparmio.
Sempre nel 2015, il 70,9% delle famiglie maltesi aveva una casa di proprietà, il 16,5% viveva in affitto, e la restante parte aveva accordi di locazione di tipo diverso. Il 76% delle famiglie traevano il reddito dal lavoro, la rimanenza da investimenti, pensioni e rendite.
Le zone più popolose di Malta secondo i dati del 2015 erano quelle della Northern Harbour Area, dove avevano la residenza più di 51.035 famiglie, in coda Gozo e Comino con 12.195.
Le famiglie più ricche si concentravano nella zona occidentale dell’isola con una spesa maggiore della media nazionale (+3.400 euro), le famiglie del Southern Harbour invece hanno speso meno della media (-3.500 euro).