Un appuntamento che avrebbe avuto risvolti drammatici quello della giovane donna che nei giorni scorsi sarebbe riuscita a scampare ad una presunta aggressione sessuale dopo essersi tuffata in mare.
La vicenda si sarebbe sviluppata nei pressi di Mediterranean Street, a Valletta, nelle prime ore di martedì 16 agosto, quando Qasem Saleh, operaio edile siriano di venti anni, avrebbe sorpassato la “linea” nei confronti della donna che stava frequentando, aggredendola fisicamente e sessualmente.
Una volta avvertita la polizia, intorno alle 2:45 di martedì mattina, la presunta vittima sarebbe sfuggita alle pressioni del ragazzo, trovando come unica via d’uscita la fuga in acqua.
All’arrivo degli agenti il giovane, che non ha posto resistenza all’arresto, pare che si trovasse a riva, secondo l’accusa in attesa che la donna uscisse dall’acqua.
In tribunale Saleh si è dichiarato non colpevole delle accuse mosse a suo carico. Per lui però ora si apriranno le porte del carcere, in attesa della prossima udienza. In questa fase, infatti, la difesa non ha avanzato alcuna richiesta di libertà su cauzione, ma ha chiesto che il ventenne venisse trattenuto nella sezione minorile del carcere, trovando il favore della Corte.
Nel frattempo è stato inoltre emesso un ordine di protezione nei confronti della presunta vittima.
Complimenti al governo,al papa,all’UEn,per l’integrazione e l’accoglienza verso i profughi di guerra questo è il ringraziamento