L’eccessivo sovrasviluppo di Gozo preoccupa gli operatori turistici dell’isola, spaventati che una rapida cementificazione possa far perdere fascino e attrattiva al gioiello dell’arcipelago maltese.
È questo il dato più allarmante che emerge dal sondaggio online indetto dalla Gozo Tourism Association (GTA) e rivolto alle attività commerciali che operano nel settore della ricettività, ristorazione ed immobiliare, così come diving center, attrazioni ed attività turistiche, trasporti e agenzie di viaggio.
Tutti gli intervistati hanno espresso un giudizio unanime: Gozo rischia di perdere la sua naturale bellezza a causa dell’eccessivo sviluppo edilizio che sta intaccando anche l’isola gemella di Malta, ma non solo. Il 91% degli operatori ha inoltre manifestato preoccupazione sul fatto che questo enorme cambiamento possa allontanare il turismo locale e straniero.
A questo si aggiungono anche i problemi di sporcizia generale e mancata manutenzione dei luoghi pubblici (parchi, giardini, aree verdi), segnalati dal 62% degli intervistati, mentre ben l’81% ha affermato come le costruzioni lasciate incompiute donino all’ambiente circostante un aspetto sciatto e trascurato.
E a proposito di trascuratezza, il 55% dei professionisti dell’accoglienza attivi sull’isola si è dichiarato intenzionato ad ammodernare le proprie strutture, impossibilitato però a procedere, nel 95% dei casi, a causa della mancanza di fondi economici.
Dal sondaggio, basato sullo sviluppo dell’economia nella fase post-pandemia, è poi emerso come la causa principale dell’aumento delle spese di gestione legate alle attività sia dovuto all’incremento dei salari elargiti ai dipendenti (70%), a quello del cibo (48%) e ai lavori di manutenzione e potenziamento delle strutture (58%).
Per sopperire al problema, il 64% degli operatori ha affermato di aver adeguato i prezzi e le tariffe di vendita.
Sulla questione relativa alla carenza di risorse umane, spicca l’ipotesi di incentivi fiscali destinati ai lavoratori del settore turistico e delle procedure più snelle per agevolare la burocrazia legata al rilascio dei permessi di lavoro e dei visti.