“Benvenuti alla stazione di polizia di Msida”: sono queste le prime parole utilizzate nel messaggio della Malta Police Union (MPU) rivolto al pubblico dove si denunciano le condizioni in cui versano i locali della sede delle forze dell’ordine della cittadina.
Cavi elettrici penzolanti, mura scrostate, mobili vetusti e danneggiati ed altre condizioni comuni ad altre sedi lamentate negli scorsi mesi.
«Un posto di lavoro vergognoso, non adatto a nessuno, tantomeno ad un agente in servizio per 12 ore al giorno» afferma MPU, scagliandosi con forza e decisione contro una situazione considerata ormai inaccettabile, nel tentativo ancora una volta di attirare le attenzioni necessarie a risolvere il problema.
Secondo il sindacato, non ci si può infatti limitare ad avere solamente una “facciata esterna decente”, ma vanno svolti interventi che mirino a migliorare in primis le condizioni di lavoro dei poliziotti, oltre all’impatto estetico rivolto ai cittadini che fanno ingresso.
Come già accennato non si tratta della prima notizia simile. Poche settimane fa è stato lanciato un allarme analogo riferito alla stazione di St. Julian’s e Valletta, evidenziando come la problematica fosse più che diffusa.
«Costretti a lavorare in condizioni al di sotto degli standard», questa la dichiarazione rilasciata dal sindacato in quell’occasione, denunciando un ambiente lavorativo simile ad una “casa dell’orrore” in cui gli agenti si vergognavano ad accogliere i cittadini.
Dopo quella prima sollecitazione alcuni lavori sembrano essere stati avviati, ma MPU ha avvertito che ogni intervento sarà seguito con cura per assicurarsi che non si tratti semplicemente di un modo rapido per “tamponare” il problema.