Malta ha ottenuto un’esenzione da un regolamento della Commissione Europea che introduce riduzioni obbligatorie del 15% per l’uso del gas da parte degli Stati membri in caso di emergenze di sicurezza dell’approvvigionamento.
Durante il vertice straordinario dei ministri dell’Energia che ha avuto luogo martedì a Bruxelles, il ministro dell’Energia Miriam Dalli ha presentato il caso di Malta come Stato membro insulare disconnesso dalla rete europea del gas, sostenendo che nella situazione specifica di Malta, in cui il cambio di carburante non è un’opzione praticabile, una tale riduzione obbligatoria sarebbe dannosa sia per le famiglie che per le imprese.
A differenza di molti Paesi UE, Malta non è collegata alla rete del gas dell’Unione e il suo utilizzo di GNL è limitato esclusivamente alla produzione di elettricità. Infatti, lo Stato insulare riceve le consegne in base a un programma di spedizioni predeterminato, impegnato attraverso un contratto di fornitura di gas.
«Siamo uniti insieme al resto dell’Unione Europea nell’inviare un forte segnale di solidarietà e cooperazione per salvaguardare i nostri cittadini e garantire la sicurezza dell’approvvigionamento. Anche se Malta è esentata dalla riduzione obbligatoria del 15% nel consumo di gas, continueremo a lavorare sodo per aumentare la nostra quota di energie rinnovabili e incentivi per le imprese e le famiglie, per promuovere il passaggio a operazioni efficienti dal punto di vista energetico e modelli di energia rinnovabile» ha affermato Dalli.
Sei giorni fa, la Commissione europea ha proposto un obiettivo obbligatorio generale per tutti i paesi dell’UE di ridurre il consumo di gas del 15% da agosto a marzo, rispetto al consumo medio registrato nello stesso periodo tra il 2016 e 2021.
Secondo il ministro, «Non avere accesso al gas distribuito in UE non significa che Malta sia immune dai costi finanziari sostenuti in tutta Europa. Dobbiamo continuare ad agire perché sicuramente questa non è una situazione ordinaria».
Malta dipende in parte dall’Italia per soddisfare la sua domanda di elettricità. I prezzi sono saliti a quelli che, fino a poco tempo fa, sarebbero stati livelli inimmaginabili di 650 euro per megawattora, spinti dal prezzo del gas.
«È fondamentale fornire un segnale forte al mercato per disinnescare l’attuale spirale al rialzo dei prezzi del gas che si riflette in quelli dell’elettricità. Qualsiasi cambiamento a livello dell’UE avrà un impatto diretto su di noi, in particolare in uno scenario in cui stiamo registrando prezzi dell’energia elevati e in costante variazione, anche se il governo maltese continua a sostenere famiglie e imprese per mantenerli stabili», ha aggiunto Dalli.
Il ministro ha inoltre sottolineato l’importanza di completare con urgenza sia le reti predisposte per l’idrogeno che quelle elettriche per l’UE. Mentre le famiglie sono incoraggiate a passare alle energie rinnovabili, agli scaldacqua solari e alle pompe di calore e a sostituire gli elettrodomestici e le apparecchiature esistenti con quelli più efficienti, il settore è anche sostenuto da investimenti finanziari mirati in apparecchiature ad alta efficienza energetica e soluzioni di risparmio energetico, anche a Malta.
Il ministro Miriam Dalli ha anche ribadito la richiesta di stanziare fondi UE per sostenere moderni progetti legati all’energia rinnovabile ed attingere ad innovative tecnologie utili anche per l’area del Mediterraneo.