Un grave guasto tecnico lo scorso fine settimana ha portato all’interruzione forzata dei trattamenti oncologici erogati presso il centro Sir Anthony Mamo.
I pazienti in attesa della radioterapia verranno ora classificati in base alla gravità del caso e trasportati in un ospedale italiano, a Roma, per proseguire con il trattamento, aspettando nel frattempo che vengano eseguite le riparazioni sui macchinari maltesi.
La notizia del guasto è stata divulgata nella giornata di lunedì, attraverso un comunicato stampa del Ministero della Salute. Secondo le informazioni fornite sembrerebbe che gli acceleratori lineari presenti presso il centro oncologico Sir Anthony Mamo siano stati danneggiati, lasciando di conseguenza l’ospedale Mater Dei privo della possibilità di erogare il servizio di radioterapia ai pazienti.
Ad indagare sulla vicenda è stata istituita una commissione d’inchiesta interna che chiarirà cause e responsabilità. Le origini del danno sembrerebbero essere riconducibili al sistema preposto al raffreddamento dei motori, problematica per cui le riparazioni sarebbero già in corso nonostante, al momento, non sia possibile delineare le tempistiche.
Diversa è la posizione di alcune fonti citate da Malta Today che, dietro il malfunzionamento tecnico, individuerebbero un errore umano.
Nel frattempo i pazienti oncologici, per cui la radioterapia svolge un ruolo di vitale importanza, sembrerebbero in procinto di essere trasferiti nella vicina Italia, secondo una classificazione basata sulla gravità della malattia.
Il primo trasferimento, organizzato e sovvenzionato a spese del governo maltese, dovrebbe svolgersi nella giornata di mercoledì, in cui sette pazienti voleranno in direzione della capitale italiana. Ed il giorno seguente sembrerebbe essere già stato previsto un nuovo viaggio.
Si tratterebbe del primo guasto simile ai macchinari presenti sull’arcipelago, una strumentazione all’avanguardia attiva dal 2015, dopo uno sforzo economico che si aggirerebbe attorno ai 20 milioni di euro.