Pierre Moscovici ha definito Malta e altri Stati membri come “buchi neri” della politica fiscale e ha promesso di fare pressione per un loro cambiamento.
Il Commissario per gli affari economici e monetari dell’Unione Europea ha puntato il dito su paesi come Irlanda, Paesi Bassi, Lussemburgo, Cipro e appunto Malta per i rispettivi sistemi fiscali, che non sarebbero allineati con le direttive dell’UE a causa di una politica aggressiva nella creazione di condizioni agevolate in materia di tassazione: un problema che Moscovici promette di affrontare.
L’ex Ministro delle Finanze francese ha espresso le sue osservazioni in vista di una riunione dei ministri delle finanze dell’UE, per discutere dei paradisi fiscali extracomunitari.
Quando è stata annunciata la pubblicazione della lista nera, lo scorso dicembre, l’Ong Oxfam aveva denunciato che quattro paesi europei – Irlanda, Lussemburgo, Malta e Paesi Bassi – avrebbero meritato di figurare nell’elenco se i criteri dell’UE fossero stati applicati fedelmente.
Pierre Moscovici non si è allineato a questa tesi, ma ha sostenuto la necessità di pensare a provvedimenti se ci si dovesse rendere conto che i flussi fiscali finiscono sempre negli stessi paesi dell’UE.