Rallentano i ritmi ospedalieri a causa del Covid-19; il personale sanitario starebbe infatti scegliendo di rinviare una media di dieci interventi non urgenti al giorno per non incorrere in rischi data la recente impennata di contagi che sta interessando Malta e, più in generale, numerosi altri Paesi europei.
I pazienti che risultano positivi al virus, quando e dove possibile, verrebbero messi in attesa fino al decorso della malattia, evitando di eseguire interventi che, proprio a causa della presenza del virus, comporterebbero maggiori rischi, tra i quali il contagio dell’intera équipe medica, oltre a quello di altri degenti.
Sembrerebbe inoltre che, qualora le cartelle cliniche lo consentano, i pazienti vengano temporaneamente allontanati dai reparti dell’ospedale Mater Dei, proseguendo l’attesa presso il proprio domicilio, appunto per ridurre al minimo i rischi di contagio.
La strategia attualmente in atto tra le corsie ospedaliere è stata confermata dalle dichiarazioni di un portavoce del Ministero della Salute riportate da Times of Malta: «Un certo numero di interventi chirurgici non urgenti sono stati rinviati a causa della positività dei pazienti al test COVID al momento del ricovero. Questo per ridurre al minimo il rischio di infettare il personale e gli altri pazienti e perché gli interventi chirurgici nei pazienti COVID sono più rischiosi».
Un piano simile era già stato messo in atto nel periodo culmine della pandemia, quando gli interventi non urgenti erano stati completamente rinviati.
Al momento il totale dei casi Covid-19 sull’arcipelago, segnalati alle autorità sanitarie, sono scesi a quota 6.006; una cifra che non tiene necessariamente conto dei test fai-da-te rapidi. Cento dei quali, secondo fonti del Times of Malta, sarebbero ricoverati tra i reparti del Mater Dei.
Negli ultimi cinque giorni, invece, i contagi sembrano essersi stabilizzati attorno ad una media di 250 positivi su base quotidiana. Una cifra incoraggiante dopo le impennate di inizio mese.