Adesso è ufficiale: l’ex Primo Ministro di Malta Joseph Muscat sale al vertice della Malta Professional Football Clubs Association (MPFCA).
Come vi avevamo anticipato nelle scorse settimane, infatti, l’ex premier sarà, già dalla prossima stagione, alla guida dell’associazione nata nel 2021 e composta da 12 club della Premier League maltese.
A votare in favore dell’ex esponente del Partito Laburista sono stati sette club appartenenti all’associazione, quattro società hanno invece votato contro, mentre, solo tre quelle che si sono astenute dalla votazione svoltasi in segreto.
L’ex Primo Ministro che si è dimesso nel 2020 a seguito di una crisi politica generata dall’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia è stato fortemente sostenuto dall’associazione, come si evince anche dal post su Facebook rilasciato dalla MPFCA:
«Questi cambiamenti pianificati porteranno a una Premier League più professionale, sostenibile e attraente con più investimenti sui giovani e un maggiore coinvolgimento delle donne nelle posizioni di vertice delle società. Questo porterà i club maltesi a diventare più competitivi a livello europeo e ad avviare il processo sarà il presidente Muscat».
Lo stesso Muscat si è affidato alla piattaforma di Mark Zuckerberg per affermare come che il suo ruolo non sarà quello di gestore dei singoli club, infatti, si affiderà ad una gestione collettiva delle società che, assieme, condivideranno una comune visione di raggiungere obiettivi ambiziosi, partendo dal riformare il massimo campionato di calcio dell’arcipelago.
L’MPFCA non svolgerà il ruolo di organo decisionale all’interno del calcio maltese ma, infatti, sarà l’ente volto a rappresentare gli interessi delle squadre di calcio professionistiche di Malta e, in tal ottica, proprio Muscat sembrerebbe già aver le idee chiare sui sei fronti dove operare:
- Maggiore sostenibilità e solidarietà per i club della Premier League;
- Incremento delle entrate economiche generati dal calcio maltese e maggiori opportunità commerciali;
- Attrarre più interesse e sostenitori sia in televisione che sul campo;
- Maggiori investimenti sui giovani;
- Diversità nella gestione dei club e maggiore coinvolgimento delle donne nelle posizioni del vertice;
- Elaborazione di un piano affinché i club maltesi possano avere maggiori possibilità di accesso nelle competizioni europee.
Non mancano però gli scettici del “progetto Muscat”, a partire dal politico Arnold Cassola, il quale ha affermato come l’interesse dei vertici del club che hanno sostenuto la candidatura dell’ex Primo Ministro non si rivolgerebbe ad aspetti calcistici ma, per di più, alle possibilità “commerciali” legate a diversi ambiti come la ristorazione o l’edilizia.
Sempre il Professore di lingua maltese e letterature comparate dell’Università di Malta avrebbe rivolto in seguito una forte critica alla nomina di Muscat:
«Sfortunatamente non si sono resi conto che avere come front-man Joseph Muscat non solo diffamerà l’immagine del calcio maltese, ma continuerà anche a ricordare al resto del mondo la terribile reputazione internazionale che il Paese si è costruito sotto la sua gestione».
Alle parole di Cassola è seguito un post Facebook rilasciato proprio dal profilo ufficiale della MPFCA:
«Il prof. Cassola fa affidamento ad ipotesi infondate fornendo un elenco dei club che, secondo lui, avrebbero votato Joseph Muscat. Ma se il voto era segreto è impossibile capire dove avrebbe letto queste informazioni.
In secondo luogo, non è vero che il dr. Muscat sarà responsabile del marketing dell’associazione, come affermato sempre dal Prof. Cassola».
Anche solo per aver modo di verificare la veridicità delle parole di Joseph Muscat, questa Premier League promette di suscitare maggiore interesse per gli appassionati sportivi dell’arcipelago.