La recente scelta di imporre un aumento tariffario congiunto sulle bollette dei consumatori da parte dalle tre principali compagnie di telecomunicazioni maltesi non è andata giù a molti utenti, e sicuramente non è passata inosservata all’europarlamentare laburista Alex Agius Saliba che ha interpellato Bruxelles, chiedendo un’indagine che approfondirà l’eventuale imposizione illegale delle tariffe imposta da Go, Melita ed Epic.
La vicenda si è sviluppata velocemente circa un mese fa quando, improvvisamente, gli abbonati alle tre compagnie di telecomunicazioni hanno ricevuto una notifica riguardante un cambio tariffario: l’uso di metodi di pagamento diversi dall’addebito diretto su conto bancario o carta di credito comporterà, infatti, un aumento in bolletta di 1 o 2 euro a partire dall’inizio di luglio.
Il motivo dell’aumento risiederebbe nell’applicazione della direttiva europea PSD2, il cui obiettivo finale è quello di incentivare i pagamenti digitali. Proprio l’applicazione della direttiva, in alcuni casi soggetta ad interpretazioni diverse, ha costituito argomento di dibattito tra le parti coinvolte.
Da una parte, infatti, Melita, Go ed Epic hanno spiegato che l’aumento annunciato, in sostanza, va a sostituire le commissioni già pagate finora dai propri clienti, ed ora eliminate proprio a causa della direttiva PSD2; il “nuovo” prezzo sarebbe quindi identico al passato, ma diverso solo nel modo in cui viene presentato in bolletta.
Dall’altra parte, secondo l’eurodeputato maltese la suddetta direttiva andrebbe applicata attraverso politiche di sconto, anziché di addebito. Inoltre, in secondo luogo, la contemporaneità dell’annuncio e dell’aumento in bolletta lascerebbe poca libertà di scelta ai consumatori, andando a ledere i loro diritti, specialmente quelli dei meno “confidenti” con il mondo digitale, come gli anziani.
Proprio a causa di dubbi di questo genere l’Autorità per la concorrenza e i consumatori di Malta aveva comunicato di aver posto Melita, Go ed Epic sotto indagine, tentando di delineare un’eventuale presenza di illeciti.
A distanza di qualche settimana, però, Agius Saliba ha continuato a manifestare perplessità, chiedendo nelle ultime ore alla Commissione Europea un’indagine che faccia definitivamente chiarezza sul caso.
«La nuova tariffa, introdotta simultaneamente da tutte e tre le società di telecomunicazioni, distorce gravemente la concorrenza sul mercato, è contraria alla direttiva sui servizi di pagamento dell’Unione Europea (PSD2) e aumenta il divario digitale e la discriminazione nei confronti dei consumatori privi di accesso digitale o con accesso limitato» ha affermato l’europarlamentare ai media locali.
Non resta quindi altro da fare che attendere l’inizio del mese di luglio per vedere come si comporteranno le compagnie di telecomunicazioni con l’emissione delle nuove bollette ma, soprattutto, cosa penserà della faccenda la Commissione Europea.