Ha ottenuto l’unanimità in Parlamento il disegno di legge legato all’introduzione del reato di femminicidio come aggravante nel Codice Penale.
Dopo l’ultima approvazione in fase di terza lettura, si attende quindi ora solo la firma del presidente George Vella affinchè entri in vigore a tutti gli effetti.
Una maggiore tutela nei confronti delle vittime di violenza di genere rappresenta un tema affiorato più volte nei recenti fatti di cronaca maltese, appoggiato dalle battaglie dei gruppi di attivisti che premono sulla questione già da tempo.
Il punto di svolta è arrivato nel peggiore dei modi a inizio anno, quando la ventinovenne polacca Paulina Dembska è stata brutalmente violentata ed assassinata agli Independence gardens di Sliema.
Un omicidio che ha lasciato la comunità in uno stato di profondo shock, sia per le circostanze della violenza, avvenuta in una delle aree più popolate di Malta, sia per le alienanti dichiarazioni rilasciate da Abner Aquilina, il principale accusato del crimine.
Il caso Dembska, così come quello di Chantelle Chetcuti e molte altre donne morte per mano di uomini violenti, ha quindi velocizzato i meccanismi parlamentari, mettendo la politica maltese alla ricerca di una risposta urgente, chiesta a gran voce ormai da tempo. Un primo disegno di legge, sostanzialmente identico a quello appena approvato, era già stato presentato dalla precedente legislatura prima che il parlamento venisse sciolto a causa delle elezioni generali di marzo.
Subito dopo la formazione del nuovo governo, il ministro della giustizia Attard ha sottoposto nuovamente il disegno di legge ai neo-parlamentari trovando intesa senza difficoltà, con solo un emendamento proposto, e poi approvato in modo unanime. Alcuni parlamentari nazionalisti hanno voluto estendere l’applicazione della nuova legge a tutte i contesti in cui il movente della violenza è costituito dal genere della vittima, indipendentemente dal fatto che tale violenza sia stata commessa da un uomo o da un’altra donna.
La nuova legge sul femminicidio rappresenterà un’importante tutela per le vittime di violenza domestica, di abusi sessuali, di pratiche profondamente misogine e legate alla religione, come la mutilazione dei genitali e, al tempo stesso, sarà in grado di cambiare lo sviluppo dei processi per delitto d’onore.
Inoltre, avrà il potere di eliminare l’attenuante del “delitto passionale”, strategia usata in passato per ottenere una riduzione della pena.
«Siamo lieti che il disegno di legge sul femminicidio sia il primo di questa legislatura ad aver superato tutte le fasi con un sostegno unanime. Durante tutto il processo abbiamo ascoltato e proposto tutti gli emendamenti necessari per garantire l’emanazione di una legge forte sia dal punto di vista penale che costituzionale» ha affermato il ministro Azzopardi ai microfoni di MaltaToday.